Ripopolamento acque fiume Adda: immessi tre quintali tra scardole, alborelle e persici reali
In campo una decina di volontari dell’Associazione Lodigiana Pescatori Dilettanti
Ripopolamento delle acque del fiume Adda da parte di una decina di volontari dell'Associazione Lodigiana Pescatori Dilettanti.
Ripopolamento del fiume Adda
E’ entrata nel vivo l’attività dell’Associazione Lodigiana Pescatori Dilettanti. Come ogni anno, il debutto è stato affidato ad una delle iniziative più caratteristiche del sodalizio di via Borgo Adda a Lodi, dal significativo valore ambientale e naturalistico: il ripopolamento delle acque del fiume Adda.
Da un noto vivaio della provincia di Mantova sono stati fatti arrivare a Lodi tre quintali di pesce delle specie ittiche tipiche nei corsi d’acqua lombardi, vale a dire scardole, alborelle e persici reali.
La ‘semina’, concordata con Regione Lombardia e sotto il controllo degli agenti della Polizia Provinciale, ha visto all’opera una decina di volontari dell’associazione che, per un paio d’ore, hanno immesso il pesce arrivato nelle acque della mortina del Faro, al Belgiardino, e dell’Adda nella zona di competenza dell’associazione.
Rimpinguare il patrimonio ittico
In barca, sono stati raggiunti i punti più idonei al rilascio, andando a rimpinguare il patrimonio ittico del fiume, messo a dura prova da diversi fattori.
Non secondari, i predatori che hanno trovato casa lungo l’Adda: dai famelici ‘siluri’ in grado di ingurgitare decine di pesci ogni giorno, ai cormorani che hanno nidificato a ridosso del fiume richiamati proprio dalla sua ricchezza ittica.
“Qualcosa resta anche per i nostri appassionati di pesca” rileva Giancarlo Magli, presidente dell’Associazione Lodigiana Pescatori Dilettanti, che per l’occasione ha tenuto a ringraziare i volontari che si sono prestati per la ‘semina’ e gli enti pubblici che l’hanno resa possibile.