Al Maggiore di Lodi

Follia in Pronto Soccorso, paziente distrugge attrezzature e arredi

Il soggetto è stato riportato alla calma solo all'arrivo della Polizia

Follia in Pronto Soccorso, paziente distrugge attrezzature e arredi
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Follia in Pronto Soccorso, paziente distrugge attrezzature e arredi: è successo questa notte all'ospedale Maggiore di Lodi.

Paziente distrugge attrezzature Pronto Soccorso

Questa notte, intorno alle 00.30, è stato accompagnato al Pronto Soccorso del Maggiore di Lodi un paziente che, dopo pochi secondi ha iniziato a distruggere strumenti, apparecchiature e arredi nell’area di ingresso, camera calda, triage e sale interne. I pazienti in attesa, che a quell’ora erano circa una trentina, sono stati messi in sicurezza dal personale medico e infermieristico in attesa delle forze dell’ordine e della guardia armata. L’aggressione, pertanto, non ha causato danni fisici a nessuno dei soggetti presenti in quel momento.

Il soggetto è stato riportato alla calma dagli agenti della Questura prontamente intervenute sul posto con tre volanti.

La normale attività del Pronto Soccorso è stata ripresa immediatamente e sono stati attivate nella notte, tutte le articolazioni aziendali interessate al ripristino delle attrezzature e dei sistemi informatici.

50mile euro di danni

Da una prima verifica dei danni un elettrocardiografo, due monitor e un carrello, sedie e scrivanie sono stati distrutti o severamente danneggiati così come alcuni muri e la segnaletica esterna per una spesa stimata di circa 50.000 euro per ripristinare la situazione precedente all’evento.

“Sono avvenimenti che lasciano sicuramente turbati i colleghi del Pronto Soccorso coinvolti  ma anche tutti noi. – commenta il Direttore Generale della ASST di Lodi Salvatore Gioia. “Esprimiamo a loro il nostro ringraziamento per la prontezza con cui hanno saputo proteggere i nostri pazienti ed evitare anche a se stessi le conseguenze di una aggressione così violenta.

Nonostante fossero tutti comprensibilmente scossi per l’accaduto, grazie alla loro capacità di reazione e alla loro professionalità non ci sono state sospensioni o  interruzioni delle attività.”

Il paziente è stato poi trasferito in ospedale a Codogno per controlli approfonditi e la terapia del caso, sembra soffra di disturbi psichici.

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