Ecco il progetto Youngle: i giovani aiutano i giovani
Al via l'iniziativa coordinata e supervisionata dall'ASST con gli studenti dell'Einaudi e del Vegio
Al via il progetto Youngle: i giovani aiutano i giovani con l'obiettivo di curare il benessere nella fascia d'età compresa tra i 14 e i 25 anni.
Ascolto e consigli per gli adolescenti
Il Servizio Dipendenze dell’ASST di Lodi promuove il progetto Youngle: un servizio pubblico di ascolto e counseling rivolto ad adolescenti e giovani gestito da un gruppo di studenti di Lodi (dell’Istituto Professionale Luigi Einaudi e del Liceo Statale Maffeo Vegio) con il supporto degli operatori di Spazio Arancione: le consulenze sono effettuate tramite una App gratuita.
Oltre agli incontri con i rappresentanti di classe degli Istituti Scolastici di Lodi, i canali di diffusione dell’iniziativa sono le pagine e i profili sui social media.
I giovani si rivolgono ai giovani
Il progetto è basato sulla cosiddetta “web peer education”: un gruppo di giovani volontari che, attraverso la gestione di canali web di informazione e orientamento, si rivolgono ai loro coetanei ascoltandoli e facendosi portatori di messaggi di promozione del benessere mentale, con l’affiancamento e il supporto di psicologi ed educatori professionali.
Dal mese di ottobre i ragazzi sono online il lunedì dalle 20.30 alle 22 e il giovedì dalle 17.30 alle 19. Ogni attività di ascolto/aiuto è supervisionata dagli operatori ASST, che hanno l'obiettivo di non intervenire ma di assistere e condividere eventuali difficoltà incontrate dai ragazzi nel corso dello svolgimento della chat.
"Benessere nella fascia d'età 14-25"
“Il progetto nazionale nasce nel 2011 su finanziamento del Ministero della salute CCM Centro per la prevenzione ed il controllo delle malattie – spiega Concettina Varango, direttore del Servizio Dipendenze dell’ASST di Lodi -. Menzionato nel biennio dall’OMS come buona pratica per la prevenzione del rischio suicidario e della depressione, Youngle è presente in tutto il territorio nazionale con 15 centri in 10 regioni. Fa parte dello studio pilota dell’Istituto Superiore di Sanità relativo al censimento delle risorse territoriali sulle problematiche legate all’uso di internet (web disorder)".
"Anche a Lodi abbiamo deciso di attivare uno spazio di ascolto di prossimità per contrastare il disagio in adolescenza con il coinvolgimento attivo dei peer educator con gli obiettivi di promuovere il benessere nella fascia d’età 14/25 anni, attraverso l’intercettazione precoce di eventuali situazioni problematiche. In questo modo abbiamo l’opportunità di metterci in contatto con un gruppo di giovani che non conosce o non ha accesso ai servizi territoriali”.