Dai centri estivi alla scuola: aiuto ai bambini ucraini
Nel frattempo sono stati raccolti 110mila euro grazie a Fondazione Cariplo e privati cittadini
Le attività di Fondazione Comunitaria di Lodi e Caritas per far fronte alle esigenze dei piccoli arrivati dall'Ucraina.
Collaborazione per l'educazione dei piccoli
La gioia dei figli garantisce la serenità per una famiglia. Ma per stare bene un bambino deve trascorrere
tempo con gli amici e ricevere un'educazione adeguata, che in caso di situazioni particolari deve anche
essere "su misura".
Per questo il Fondo Accoglienza Ucraina, creato dalla Fondazione Comunitaria di Lodi, insieme alla Caritas lodigiana, ha deciso di attivarsi per sostenere una serie di iniziative destinate ai piccoli. Un modo immediato di dare risposta all'emergenza umanitaria scaturita dal conflitto in Ucraina, attraverso due diversi canali.
Aiuto per i centri estivi
Il primo intervento ha riguardato la partecipazione dei bimbi profughi ai centri estivi, dove hanno potuto trascorrere del tempo insieme ai coetanei, costruire amicizie, ritrovare un po’ di quiete e tenere lontano i fantasmi della guerra che aveva rischiato di fagocitarli.
Nel Lodigiano sono stati coinvolti 40 bambini, che hanno frequentato i centri estivi attivati in undici comuni diversi di tutta la provincia nel periodo tra giugno e agosto. Il Fondo Emergenza Ucraina ha provveduto a finanziare la loro partecipazione al centro estivo e alle attività ad esso connesse, come la piscina e la mensa.
Un occhio alle disabilità
Con l’inizio del nuovo anno scolastico è cominciata la seconda linea di intervento, che riguarda proprio l’aspetto educativo. Sono arrivate richieste di supporto per l’inserimento di bambini ucraini all’interno del contesto scolastico. Dalla scuola dell’infanzia fino alle elementari, sono stati segnalati i casi di piccoli con problemi di disabilità, ai quali sarà possibile assegnare un sostegno adeguato grazie al Fondo Accoglienza Ucraina.
Raccolti in totali 110mila euro
Il Fondo Accoglienza Ucraina ha raccolto complessivamente 110 mila euro, frutto dei contributi di Fondazione Cariplo, ma anche delle donazioni di privati e imprese, che hanno creduto nelle finalità di un’accoglienza nel territorio per la popolazione colpita dalla guerra.
"Anche nel caso dell’emergenza Ucraina ha funzionato il meccanismo della rete - spiega Mauro Parazzi, presidente della Fondazione Comunitaria di Lodi - . Si è creata una cooperazione, che ha dimostrato come insieme si può dare una risposta migliore. Ancora una volta la testimonianza che la comunità, se collabora, è in grado di rispondere in modo efficace ai bisogni espressi dal territorio".