La testa di un enorme cervo megalocero affiora dal Po in secca
Il gigantesco animale visse 80-100 mila anni fa.
La testa di un cervo megalocero affiora dal fiume Po in secca nei pressi dell’Isola Serafini di Monticelli, tra le province di Cremona, Lodi e Piacenza.
I fossili restituiti dal fiume Po
Sulle spiagge fluviali del Po e dei suoi affluenti, negli ultimi mesi, a causa della siccità prolungata sono affiorati alcuni reperti fossili di animali estinti migliaia di anni fa. Tra questi anche l’imponente cranio di un cervo megalocero spuntato su una spiaggia di Isola Serafini, un’isola fluviale del Grande Fiume situata a cavallo del territorio compreso tra i comuni di Spinadesco in provincia di Cremona, Monticelli d’Ongina in provincia di Piacenza e Castelnuovo Bocca d’Adda in provincia di Lodi.
Il gigantesco animale è vissuto circa 80-100 mila anni addietro, in concomitanza con l’ultima fase glaciale. Conosciuto con il nome di Alce Irlandese, ha popolato un’area molto vasta che va dall’Europa all’Asia centrale ed è strettamente imparentato con i cervidi odierni.
L'animale che si è naturalmente estinto, è di dimensioni sorprendenti e presenta un palco (le corna) che poteva raggiungere anche i tre metri e mezzo di ampiezza.
Non solo il teschio di megacero
Il teschio di megacero è solo l’ultimo ritrovamento archeologico favorito dalla siccità del Po. Diversi sono i reperti di diversi animali che sono affiorati negli ultimi mesi: bisonti, elefanti, mammut, rinoceronti e lupi. Ora si trovano custoditi all’interno del Museo Naturalistico Paleoantropologico di San Daniele Po, in provincia di Cremona. Nel museo si trova anche il femore di un elefante e l’osso frontale di un uomo di Neanderthal.
(Foto di copertina: wikipedia)