Imbrattato il manifesto elettorale di Casanova: destra e sinistra condannano il gesto
Alla fine la condanna è arrivata da tutti gli esponenti politici, perchè un gesto simile non ha ragion d'essere.
Qualcuno nei giorni scorsi ha vandalizzato i manifesti elettorali della sindaca Sara Casanova: ora arrivano le repliche e le condanne.
Casanova: "Non offende me ma tutte le donne"
Il manifesto imbrattato con una bomboletta rossa, il volto deturpato della sindaca di Lodi Sara Casanova, mentre quello del rivale Andrea Furegato viene lasciato intatto: questo era lo scenario che si presentava agli occhi dei passanti.
La diretta interessata a caldo ha subito affermato:
"Questo gesto non offende me, ma in particolare tutte le donne e i nostri ragazzi che ogni giorno, andando a scuola, passano davanti a quei manifesti. Rispetto prima di tutto: questo è l’insegnamento che dobbiamo dare.
La condanna di Furegato
Sui social il candidato sindaco Furegato ha immediatamente affermato (prima di chiamare l'attuale sindaco in carica per esprimere solidarietà):
Rispetto agli atti di vandalismo che hanno riguardato alcuni manifesti del Sindaco Casanova, condanno fermamente il gesto vile ed esprimo la mia solidarietà.
Da parte nostra continueremo a portare avanti una campagna elettorale che sarà di confronto sulle proposte per la città.
La rabbia di Severio Serafini e Eleonora Ferri
La consigliera della Lega Eleonora Ferri è partita subito all'attacco contro il vile gesto, accusando "velatamente" gli oppositori politici:
A condannare pubblicamente il gesto anche Severino Serafini, sindaco di Massalengo, che sui social il 18 aprile ha pubblicato la foro dei manifesti politici vandalizzati denunciando:
Sabato e Domenica ho preferito tacere viste le festività, ma oggi mi permetto di dire anche io la mia.
Gia alcuni mesi fa scrissi che l'accanimento di alcuni esponenti politici locali e di conseguenza di alcuni cittadini verso il Sindaco Sara Casanova aveva raggiunto un livello di aggressività preoccupante e ingiustificabile. Un livello che iniziava a farmi temere per la sua stessa incolumità e che spesso è sfociato nel sessismo più becero.
Non mi pare di aver letto note o commenti di condanna da una parte del mondo politico locale e forse è un bene, visto che il problema non è chi ha "colorato" quei manifesti, ma chi ha permesso a certi deficiente di arrivare a fare tanto.
La voce delle donne della coalizione per Andrea Furegato Sindaco
Non si è fatta attendere neppure la reazione delle "donne della coalizione per Andrea Furegato Sindaco" che tramite un comunicato stampa hanno dichiarato:
"La meschinità di chi, nell’ombra, ha deciso di insultare Sara Casanova con scritte sui poster elettorali, è evidente.
Altrettanto evidente, in tali individui, è la mancanza di fantasia perché l’insulto sessista denota povertà intellettuale.
Chi non rispetta le donne, non rispetta neanche se stesso.
Essere donna è già impegnativo nella quotidianità, e noi lo sappiamo bene; se a ciò si aggiunge la imbecillità di gesti inqualificabili come questo, oltre alla condanna occorre una forte presa di posizione di tutte le donne, indipendentemente dalle appartenenze e dalle diverse opinioni.
Vogliamo una città diversa dove le donne abbiano più servizi, più attenzione e dove non ci siano discriminazioni e pensiamo che le parole ed i gesti siano importanti.
Auspichiamo per Lodi una campagna elettorale onesta, trasparente e leale, da parte di tutti.
Lodi si merita molto di più.
Lodi siamo tutte."