Mappatura sistemi di videosorveglianza provinciali
Nei giorni scorsi si è insediato in Prefettura il ‘Gruppo di lavoro interforze per la mappatura dei sistemi di videosorveglianza in ambito provinciale’.
Mappatura di videosorveglianza in Prefettura si è insediato il "Gruppo di lavoro interforze".
Mappatura di videosorveglianza
Nei giorni scorsi si è insediato in Prefettura il ‘Gruppo di lavoro interforze per la mappatura dei sistemi di videosorveglianza in ambito provinciale’. Il tavolo, presieduto dal Viceprefetto Vicario, Mariano Savastano, è composto da qualificati rappresentanti designati dai vertici delle Forze di Polizia territoriali, dai Comandanti delle Polizie Locali di Lodi, Codogno (in rappresentanza della zona del Basso Lodigiano) e dell’Unione del Nord Lodigiano, nonché da esperti informatici.
Il nuovo organismo
Il nuovo organismo ha il compito di analizzare i risultati del monitoraggio voluto dal Prefetto sui sistemi di videosorveglianza installati dalle Amministrazioni Comunali per finalità di sicurezza urbana, che, come è noto, si inseriscono a pieno titolo tra le metodologie volte a favorire un maggiore e più coordinato controllo del territorio, con evidenti riflessi positivi anche sulle attività info-investigative. “In occasione delle ricognizioni effettuate negli anni scorsi – dichiara il Prefetto, Patrizia Palmisani - la Prefettura ha già acquisito una serie di informazioni molto interessanti circa l’esatta dislocazione dei dispositivi, in particolare di quelli dotati dei sistemi di ultima generazione per la lettura delle targhe dei veicoli in transito, i più rilevanti per l’attività di polizia giudiziaria”. “Sulla base dei predetti risultati – prosegue il Prefetto - il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica ha sottolineato l’esigenza di superare l’attuale visione ‘comunale’, onde riuscire ad apprezzare la corrispondenza dei sistemi di videosorveglianza alle esigenze di sicurezza dell’intera provincia”.
Punti strategici
Si è ritenuto, pertanto, di procedere ad una nuova, più approfondita mappatura, al fine di verificare l’esistenza di idonei presidi di controllo tecnologico nei principali varchi di accesso delle città e nei punti strategici di maggior rilievo del territorio, ubicati al confine con le province limitrofe di Milano, Cremona, Piacenza e Pavia. Per conferire maggiore efficacia al lavoro sarà utilizzato un applicativo web già sperimentato per la redazione di altre pianificazioni di emergenza, che consente di disegnare elementi grafici georeferenziabili e di creare, per ogni singola voce, piantine sovrapponibili a strati. Sulla base delle informazioni pervenute dai vari Comandi di Polizia Locale, l’Ufficio Informatico della Prefettura ha elaborato una planimetria generale del territorio, che consente di avere un quadro d’insieme della situazione in ambito provinciale, mettendo immediatamente in risalto i punti di maggiore criticità. “Al momento – rende noto il Prefetto - hanno risposto 42 Comuni e sono state censite complessivamente 631 telecamere, di cui 110 dotate del dispositivo per la lettura targhe. Il monitoraggio proseguirà fino a quando non sarà completato il censimento di tutti gli apparati, ma, per assicurare una maggiore efficacia al lavoro, i Comuni dovranno mantenere i dati costantemente aggiornati ed effettivamente rispondenti alla realtà”.
Interconnessioni
Al completamento della mappatura, il Gruppo di lavoro individuerà tutte le zone del territorio provinciale non adeguatamente coperte dalle telecamere e verificherà la possibilità di interconnettere i sistemi di videosorveglianza comunale con gli apparati tecnologici in dotazione alle Sale Operative delle Forze di Polizia. Gli esiti del lavoro saranno sottoposti ai vertici territoriali delle Forze di Polizia che, in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, valuteranno i profili di utilità a fini investigativi e di interesse per il rafforzamento dei livelli generali di sicurezza dell’intero territorio provinciale.