il paradosso

I tatuaggi di Jacobs rappresentano la Polizia ma Arianna Virgolino venne licenziata per un tattoo rimosso. Perché?

Il problema è la disparità di trattamento nell'applicazione di una norma tutt'ora in vigore che risulta ormai anacronistica.

I tatuaggi di Jacobs rappresentano la Polizia ma Arianna Virgolino venne licenziata per un tattoo rimosso. Perché?
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No, il problema non è il campione del mondo tatuato, in forza nella Polizia. Il problema non è neppure  Arianna Virgolino, la poliziotta 32enne sospesa per un piccolo tatuaggio sul polso già rimosso da tempo.

Il problema è la disparità di trattamento nell'applicazione di una norma tutt'ora in vigore che risulta ormai anacronistica. Ma andiamo per gradi.

La storia di Arianna Virgolino

La storia di Arianna Virgolino la ricordiamo tutti: giovane e promettente poliziotta che nel 2019 venne premiata dal Prefetto di Lodi per essere riuscita coraggiosamente a sedare (mentre era fuori servizio) una violenta lite scoppiata nel lodigiano, lei che a Guardamiglio era impegnata come agente della Stradale. Una storia che ha del paradossale visto che, poco dopo la premiazione, era arrivata una sentenza del Consiglio di Stato in cui veniva confermata l'esclusione della poliziotta 32enne originaria di Peschiera del Garda dal corpo di polizia per un piccolo cuore tatuato a 18 anni sul polso e dolorosamente rimosso prima di entrare in Polizia.

Secondo i giudici il tatuaggio era un "nocumento all’immagine della Polizia di Stato".

Quindi la Poliziotta modello, dopo aver regolarmente svolto e passato il concorso pubblico nel 2018, viene esclusa dalla Polizia per un vecchio e ormai inesistente tatuaggio, in virtù di una norma vigente che vieta agli Agenti di tatuarsi. Una vicenda emblematica che ha fatto discutere e che non ha ancora trovato un punto, visto che Virgolino ha - giustamente - iniziato una battaglia per riprendersi con le unghie e con i denti il proprio posto di lavoro.

Marcell Jacobs della Polizia tutto tatuato, com'è possibile?

Una storia che ha ancor più del paradossale quando Marcell Jacobs, l'uomo più veloce del mondo, rappresentante delle forze di Polizia, sale sul podio delle Olimpiadi di Tokyo 2020 mostrando con orgoglio la sua medaglia d'oro al mondo. Una grande vittoria per lui e per l'Italia intera, indubbiamente.

Ma ciò che vede l'ex poliziotta Virgolino, licenziata per un piccolissimo tatuaggio sul polso rimosso con il laser, è solo una cosa: un corpo pieno di tatuaggi che rappresenta la Polizia.

Quel corpo tatuato è il simbolo della Polizia. Com'è possibile?

Come può essere che Arianna Virgolino sia stata licenziata ed esclusa dalla Polizia per un tatuaggio mentre un uomo, un atleta vincente, può diventarne addirittura il simbolo, se c'è una legge che li vieta?

Lo sfogo di Arianna sui social

In un video- sfogo pubblicato sulla sua pagina Facebook Arianna Virgolino parte con il complimentarsi con il campione olimpico, perché non ce l'ha di certo con lui. Lo prende come esempio perché quello che vuole è che la norma che prevede l'impossibilità di tatuarsi per gli Agenti venga proprio abolita, vuole che nessuno si trovi più in una situazione come la sua (la stessa di altre persone si sono unite a lei per combattere questa battaglia). E anzi, a Jacobs Virgolino lancia proprio un appello:

"Visto che andrai a trovare Draghi buttagli lì la storia di sei colleghi esclusi per un tatuaggio inesistente e che per la divisa avrebbero fatto di tutto, e stanno facendo di tutto ancora oggi e anche domani e anche tra un anno, tanto sarò sempre qui, perché chi ascolta a me? "

Giordana Liliana Monti

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