La delusione dei parenti

La Procura di Lodi chiede l'archiviazione per la morte dei 77 ospiti della Rsa di Mediglia

Per il Procuratore Domenico Chiaro non c'è assoluta certezza che siano state le condotte di responsabili nella struttura a determinare le morti.

La Procura di Lodi chiede l'archiviazione per la morte dei 77 ospiti della Rsa di Mediglia
Pubblicato:

La Procura di Lodi si è pronunciata in merito all'esposto presentato da 33 parenti di vittime decedute durante la prima ondata di Covid nella primavera 202 alla Residenza Borromea di Mediglia, a Milano: la decisione è stata quella di chiedere l'archiviazione del caso.

77 morti in pochi mesi

La procura della Repubblica di Lodi ha chiesto l’archiviazione dell’inchiesta che stava indagando sulle 77 morti avvenute in pochi mesi a primavera 2020: tutti ospiti della Casa di riposo per anziani Borromea di Mediglia.

A far partire l'indagine erano stati 33 famigliari delle vittime che avevano presentato un esposto in Procura, ma dalle prove raccolte non risultano esserci state gravi negligenze da parte della struttura e dai suoi operatori tali da aver portato senza ogni dubbio alla morte degli ospiti. Secondo quanto raccontato dal Procuratore di Lodi Domenico Chiaro non c'è assoluta certezza che siano state le condotte di responsabili nella struttura a determinare le morti dei pazienti. Il Procuratore ha ammesso che a Mediglia sono mancati alcuni presupposti operativi che invece sono stati riscontrati in altre Rsa del territorio, ma questo non è sufficiente.

Non c'è nesso di causalità certo tra il comportamento dei responsabili e il diffondersi del virus

Sotto il profilo del reato colposo infatti il fatto che  che vi sia un comportamento rischioso non basta ad avere la certezza che questo comportamento sia stato la causa scatenante del diffondersi del Covid, considerando poi che a inizio pandemia era difficile trovare i dispositivi di protezione individuale che oggi sembra scontato possedere. Una limitatezza, questa, che è necessario tenere in considerazione con riferimento all'art. 3 bis della legge 76/21 che limita la responsabilità dei sanitari ai casi di colpa grave.

Per la Procura le prove non bastano per andare in giudizio

Per la Procura di Lodi quindi non ci sono prove sufficienti per portare il caso in giudizio seppur sia comprensibile e molto probabili che arrivi comunque davanti al Giudice delle indagini preliminari che dovrà pronunciarsi in merito.

Delusione dei famigliari

Si è dichiarato dispiaciuto e deluso, appresa la notizia, il comitato dei 33 parenti delle vittime che avevano presentato l'esposto in Procura nella speranza di avere giustizia, ritenendo responsabili di quanto accaduto i dirigenti della struttura per anziani milanese.

Lamentano inoltre che delle 33 persone che hanno firmato la querela solo 8 sono state sentite dagli inquirenti: ci sono altre 25 persone che aspettano di essere ascoltate e di mostrare le prove e i documenti che potrebbero sostenere l'accusa.

 

Seguici sui nostri canali