in nome di Adil Belakhdim

Dopo la morte del sindacalista a Novara, prima apertura da Lidl verso i lavoratori

La tragica morte di Belakhdim potrebbe aver fatto prendere coscienza alla multinazionale della reale necessità di un intervento di avvicinamento e di concessione.

Dopo la morte del sindacalista a Novara, prima apertura da Lidl verso i lavoratori
Pubblicato:
Aggiornato:

Dopo la morte Adil Belakhdim, sindacalista ucciso la scorsa settimana dopo essere stato travolto da un camion durante un presidio di lavoratori della logistica nel Novarese, ora Lidl Italia tende una mano ai suoi dipendenti. La tragica morte di Belakhdim potrebbe aver fatto prendere coscienza alla multinazionale della reale necessità di un intervento di avvicinamento e di concessione.

LEGGI ANCHE: Lucia, la moglie del sindacalista investito e ucciso: "L'ho scoperto dai social"

Il comunicato di Lidl Italia

“Lidl Italia conferma di aver preso parte questa mattina (22 giugno) ad un incontro organizzato dalla Prefettura di Novara a cui hanno partecipato i rappresentanti delle organizzazioni sindacali a livello territoriale. L’incontro si è svolto nel consueto clima di confronto che caratterizza da sempre l’approccio alle relazioni sindacali e ha rappresentato un’ulteriore occasione per proseguire nella valutazione di alcune istanze operative specifiche della piattaforma di Biandrate (NO). Il risultato dell’incontro è la definizione e condivisione di un percorso comune, volto a trovare una soluzione alle tematiche rappresentate dalle Parti Sociali. Le parti hanno convenuto di fissare un nuovo incontro in Prefettura a Novara il 20 luglio prossimo.”

LEGGI ANCHE: Camionista sfonda picchetto: investe e uccide un sindacalista, poi scappa

Grande soddisfazione è stata espressa da SiCobas, che dichiara:

Dopo 6 ore di trattativa serrata presso la prefettura di Novara, con il sostegno dei numerosi lavoratori accorsi in presidio, la delegazione del si Cobas ha imposto un impegno da parte del Lidl a: cessare la cessazione ai lavoratori, rimuovere i caporali dall'impianto, adeguare i contratti alle ore svolte e intervenire sul livelli salariali. Risultato però più importante aver salvaguardato l'autorganizzazione dei lavoratori dal tentativo padronale di escludere il si Cobas dalle future negoziazioni. Perciò oggi festeggiamo una vittoria ottenuta con l'unità dei lavoratori e la rabbia per l'omicidio di Adil.
Ci prepariamo su un piano nazionale alle iniziative di sciopero dei prossimi giorni e ad una grande manifestazione sabato, alla quale invitiamo tutti i solidali che in questi giorni ci hanno sostenuto in questa lotta.

Ricordo e presidi in tutta Italia

Nei giorni scorsi in tutta Italia diverse organizzazioni sindacali, SiCobas (di cui Belakhdim  era coordinatore) in testa, hanno organizzato presidi e picchetti in diverse città. Tra queste anche Tavazzano con Villavesco, dove due settimane fa è iniziato tutto.

A seguito degli scontri avvenuti nel lodigiano tra lavoratori (ed ex) Fedex e "una misteriosa controparte armata", Belakhdim nei giorni successivi, come sempre accadeva, si era più volte espresso anche a favor di telecamera a sostegno dei lavoratori aggrediti (parte dei quali provenivano da Piacenza). Nella notte tra lunedì e martedì proprio nell'hub lodigiano è stato organizzato nuovamente un presidio in ricordo del sindacalista ucciso, affinché le sue battaglie continuino in suo nome. La protesta a Tavazzano si è svolta parallelamente a quella organizzata a San Giuliano milanese, altro polo "caldo" del settore.

Giordana Liliana Monti 

Seguici sui nostri canali