Carabiniere ucciso in Congo assieme all'ambasciatore, dal Lodigiano fiori di ringraziamento
Due gesti gratuiti colmi d'amore e vicinanza.
Attentato in Congo: segni di vicinanza all'arma dei Carabinieri di Lodi. Una donna di origine somala dona un mazzo di fiori ai Carabinieri. A Casalpusterlengo invece è stata deposta una corona di fiori davanti alla stazione dell'Arma.
Fiori per i Carabinieri di Lodi
La notizia dell’imboscata in piena regola ad un convoglio O.N.U., messa in atto il 22 febbraio 2021 nella Repubblica democratica del Congo e finita in tragedia con l’uccisione dell’Ambasciatore italiano, di un carabiniere di scorta e del loro autista, ha suscitato sgomento e tristezza nel mondo intero. A far da contraltare a questa deplorevole azione omicida, è il gesto di S.M.A., una 58enne originaria di Mogadiscio ma residente a Lodi, la quale, in segno di vicinanza e affetto all’Arma dei Carabinieri, ieri mattina si è presentata presso la Stazione di Lodi e ha donato un mazzo di fiori che i militari hanno immediatamente depositato dinanzi al monumento intitolato “Al Carabiniere”, che sorge in Piazza Barzaghi.
Il gesto, assai apprezzato, è la dimostrazione del senso di vicinanza e sensibilità mostrate dai carabinieri in tutta la loro storia, in special modo per garantire protezione e sicurezza in paesi stranieri, a volte anche a costo della vita. Con questa certezza, l’Arma dei Carabinieri ringrazia S.M.A., stringendola in un ideale e forte abbraccio.
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A Casale deposta una corona di fiori
Segno di vicinanza all’Arma dei Carabinieri anche da parte di un cittadino di Brembio (LO), M.C. medico veterinario, che nella mattinata di ieri ha depositato una corona davanti alla sede della Stazione Carabinieri di Casalpusterlengo esprimendo la sua solidarietà nei confronti dell’Istituzione.