Barbarie umane

Nutrie lapidate e centinaia di animali selvatici avvelenati: ma non dovevamo essere migliori?

A Lodi qualcuno ha ucciso a sassate due nutrie, ora c'è chi chiede giustizia.

Nutrie lapidate e centinaia di animali selvatici avvelenati: ma non dovevamo essere migliori?
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Quando, quasi un anno fa, dai balconi ci dicevamo che ne saremmo usciti migliori, appendevamo gli striscioni con "andrà tutto bene" e pensavamo che questa pandemia ci avrebbe fatto quantomeno riscoprire il valore degli affetti ricordandoci cosa è davvero importante probabilmente ci stavamo sbagliando.
Ne sono l'esempio lampante due recenti fatti di cronaca dove, a farne le spese, sono animali che non hanno altra colpa se non quella di esistere: a Lodi dei ragazzini hanno preso a sassate provocando la morte di alcune nutrie di una colonia che da tempo vive indisturbata nel nostro territorio. Nel Veronese invece, al confine con la Lombardia, un mantovano ha deciso di cospargere di veleno un campo (per liberarsi delle nutrie) provocando la morte di diverse centinaia di animali selvatici di svariate specie e provocando un danno enorme all'ecosistema.

E in che modo queste persone sarebbero uscite migliori da questa pandemia?

Ragazzini prendono a sassate un gruppo di nutrie e di papere

A diffondere la dolorosa notizia delle nutrie morte lapidate a Lodi è Gaia Bocchioli, volontaria dell'associazione "Amici animali di Lodi" (su facebook "Amici animali - Odv Lodi"), in un libero sfogo sulla sua pagina Facebook in cui chiede giustizia.

Gaia si occupa del gruppo di nutrie ormai da tempo, sfamandole e accudendole anche durante questi mesi difficili: ogni giorno porta loro da mangiare e, anche se naturalmente non si tratta di animali domestici, ha stabilito con loro un rapporto. Al suo arrivo gli animali la accolgono con gioia aspettando il gustoso pasto, spesso del semplice pane, e non hanno paura di lei.

Come Gaia, volontaria esperta che si occupa anche del salvataggio di gatti randagi e altri trovatelli, ha potuto testimoniare, le nutrie sono animali con i quali si può tranquillamente convivere, a differenza di quanto si crede.

Morte due nutrie

Giorni fa qualche ragazzo, uno o forse due secondo quanto raccontato da Gaia, si è accanito senza alcun motivo e con estrema violenza contro il gruppo di animali iniziando a lanciare pietre per colpirli. A finire nel mirino di questi piccoli carnefici sono state diverse nutrie, due delle quali hanno purtroppo perso la vita, e anche le papere che però sono riuscite ad evitare di essere colpite.

Alla ricerca di prove

Ora Gaia ha diramato sui propri canali social l'appello per trovare le prove da consegnare agli inquirenti, utili a denunciare i colpevoli: vuole che chi ha ucciso i due animali senza alcun giustificato motivo paghi per quanto fatto. Scrive su facebook:

"Abbiamo appena ricevuto la notizia dell'uccisione di due nutrie da parte di un gruppo di ragazzini delinquenti che le hanno prese a sassate!
Oltre al fatto che, non appena saremo in possesso del video della persona che li ha filmati, sporgeremo regolare denuncia a Ats e Forze dell'ordine, ricordo che l'uccisione di animale qualsiasi razza sia, è  un reato penale.
Sommato al fatto che io a quelle nutrie voglio bene sono particolarmente arrabbiata, vi curerò e vi perseguiterò a livello giuridico costi quel che costi!"

Gaia e le "sue" nutrie: guarda la gallery (foto tratte dal suo profilo facebook)

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Sul confine lombardo strage di animali selvatici

Circa due ettari di terreno agricolo cosparsi di mais e veleno hanno già causato la morte di centinaia di animali selvatici in zona Coazze di Gazzo Veronese, sul confine mantovano. La Polizia Provinciale, la Protezione Civile, il Comune, la Polizia Municipale, il consorzio di bonifica e i volontari dell’ambito 5 di caccia sono al lavoro per riuscire a rimuovere il cereale, ricoperto di una sostanza verdognola, dai terreni e dai canali.

Volontari e agenti della Polizia Provinciale stanno inoltre raccogliendo le carcasse degli animali – e tra questi nutrie, lepri, volpi, fagiani, pesci, aironi, anatidi (anatre ecc) – che andranno poi smaltite.

Si teme che il veleno ingerito da diversi animali possa entrare nella catena alimentare dei predatori, tra i quali i rapaci.

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Il colpevole voleva liberarsi delle nutrie

Secondo quanto è emerso dalle indagini il colpevole è un agricoltore 80enne della provincia di Mantova che avrebbe sparso del mais avvelenato con l’obiettivo di liberarsi dalle nutrie nella sua proprietà. Oltre alle nutrie però sono stati avvelenati fagiani, lepri, anatre, oche e altri animali presenti sui campi e nell’adiacente Oasi del Busatello.

L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) ha già dato mandato ai suoi legali di sporgere denuncia per avvelenamento, disastro ambientale e per uccisione di animali ai sensi dell’ 544 bis del codice penale. Il presidente dell’Oipa Italia, Massimo Comparotto ha affermato:

Auspichiamo che il procedimento sia veloce e la pena esemplare, affinché tali azioni non si ripetano mai più. Quel che è accaduto è gravissimo e questa tragedia che ha colpito la fauna selvatica merita la giusta pena, sia dal punto di vista penale che civile. Le nostre guardie zoofile sono sul posto e stiamo aspettando i dati del disastro. Siamo in presenza di un danno ambientale e di una strage della fauna che ci lascia attoniti”.

Giordana Liliana Monti

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