Lega Giovani Lodigiano: “Nulla è stato fatto, come si possono riaprire le scuole superiori?”
“Il Governo sta mettendo a rischio la salute di milioni di studenti e dei loro familiari.”
Giovedì 7 gennaio 2020, in base a quanto disposto dall'ultimo Dpcm di dicembre, le scuole superiori di tutta Italia dovrebbero riaprire con una presenza di almeno il 50%. Un passo avanti importante, considerando la difficoltà degli studenti delle superiori di imparare davvero qualcosa in questi lunghi mesi di Dad (Didattica a distanza) che, a breve, compirà un anno. Lezioni con molti assenti, a telecamere spente (alle volte persino quelle dei professori), in cui è facile distrarsi e non prestare attenzione, imparando poco e perdendo sempre più quel senso di cultura necessario per giovani studenti nel pieno della formazione.
La speranza di tutti è quella che fra tre giorni si torni davvero ad imparare sui banchi di scuola, in sicurezza, portando avanti un processo di formazione e informazione necessario. Ma i dubbi rimangono molti: a poche ore (ormai si parla di ore) dall'apertura delle scuole, infatti, mancano ancora elementi essenziali che possano garantire viaggi e scuola sicuri. Sul punto si batte anche la Lega Giovani del Lodigiano che, con una nota, chiede: “Nulla è stato fatto, come si possono riaprire le scuole superiori?”
Il comunicato di Lega Giovani
“Il Governo sta mettendo a rischio la salute di milioni di studenti e dei loro familiari.” Dichiara Luca
Toccalini, deputato e coordinatore federale del movimento giovanile della Lega. “Vogliono imporre il
rientro in presenza il 7 gennaio, ma in più di un mese di didattica digitale integrata nulla è stato fatto di
concreto dall’Esecutivo per consentire una ripresa in presenza in sicurezza.”
Questa la denuncia del movimento giovanile leghista, a cui fa eco anche la Lega Giovani Lodigiano a seguito delle segnalazioni di molti studenti che fino agli ultimi giorni di pausa didattica non sono stati messi a conoscenza delle modalità per il ritorno in classe, in un clima di confusione che ha alimentato timori e preoccupazioni per ciò che succederà nelle prossime settimane.
“All’annuncio del Governo, risalente al 3 dicembre, che aveva previsto come dal nuovo anno gli studenti e il personale scolastico sarebbe tornati al 75% in presenza, non sono seguiti interventi per potenziare il trasporto pubblico locale o il sistema di tracciamento, con istituti scolastici abbandonati a se stessi nel progettare e programmare il ritorno alla didattica in presenza”.
“Azzolina, De Micheli e Conte sono i responsabili di questo ennesimo fallimento. In queste settimane a più riprese abbiamo provato a incalzare e sollecitare il Governo, affinché gli istituti scolastici potessero accogliere nuovamente i nostri liceali. La Lega Giovani - conclude Andrea Cesari, coordinatore provinciale del movimento giovanile della Lega – vuole un ritorno integrale in presenza. Siamo consapevoli di come la didattica a distanza non sia uno strumento formativo sufficiente, ma è comunque necessario che i trasporti pubblici siano implementati, in corse e carrozze, e che le nostre scuole possano essere riaperte in sicurezza, una volta per tutte!”
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