Ospedale di Lodi Islam affaire nuove smentite da Regione Lombardia
La nuova smentita dopo le accuse legate al solo personale femminile e alle protesi di origine equina.
Ospedale di Lodi: l'Islam affaire non accenna a placarsi, nuove smentite dall'assessore al Welfare.
Ospedale di Lodi
"L'Asst di Lodi non ha mai acquistato materiali di origine equina per il reparto di Chirurgia plastica. I presidi o i materiali da utilizzare per le cure offerte nelle nostre strutture ospedaliere sono e saranno sempre scelti esclusivamente sulla base della loro idoneita' ed efficacia per il paziente e non per le inclinazioni culturali o religiose di quest'ultimo. Quello proposto dal primario di Chirurgia plastica dell'ospedale Maggiore di Lodi e' solo un progetto che non e' stato approvato dalla direzione generale dell'Asst, ne' lo sara' proprio per questo motivo". Questa la nuova puntualizzazione da parte dell'assessore al Welfare di Regione Lombardia in merito alla polemica mediatica che si è abbattuta sul Maggiore di Lodi.
Solo personale donna?
L'accusa principale lanciata all'Ospedale era inerente la presunta scelta di prediligere la presenza di esclusivo personale femminile al fine di mettere a proprio agio eventuali degenti di fede islamica. "Preciso, inoltre - ha continuato il titolare regionale della Sanita' - come mi ha confermato il direttore di Presidio della struttura ospedaliera, che per il reparto di chirurgia plastica non e' prevista alcuna riorganizzazione che preveda la presenza di solo personale femminile. Una proposta che non sara' mai possibile soddisfare anche perche' la componente femminile del personale medico e infermieristico presente in organico non sarebbe neppure in grado di garantire la copertura dei turni".
Sensibilità scevra da ideologie
"L'obiettivo della Regione Lombardia e' quello di assicurare la migliore assistenza sanitaria a tutti i cittadini - ha concluso l'assessore - cercando di usare il massimo della sensibilita', scevra pero' di condizionamenti ideologici".