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In Lombardia in arrivo una nuova ordinanza. Fontana: «Misure non drammatiche»

Ingressi scaglionati a scuola, didattica a distanza per gli studenti più grandi.

In Lombardia in arrivo una nuova ordinanza. Fontana: «Misure non drammatiche»
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È questione di poche ore, poi il Pirellone firmerà una nuova ordinanza contenente ulteriori misure restrittive nella speranza di contenere l’aumento esponenziale dei contagi registrato nel corso della settimana.

La rassicurazione: nessuna misura "drammatica"

Tuttavia, «le misure non saranno drammatiche», ha sottolineato il presidente Attilio Fontana a margine dell’incontro in videoconferenza con i sindaci dei capoluoghi lombardi. Il provvedimento regionale potrebbe essere emanato già questa sera (16 ottobre) o al più tardi nella giornata di domani, sabato 17.

«I lombardi possono essere meno preoccupati, ma devono essere attenti alle misure altrimenti c’è il rischio che l’epidemia degeneri – ha aggiunto Fontana -. Io sono meno preoccupato che a marzo, ma tutti propongono una specificazione ulteriore delle condizioni stabilite dal Dpcm». Le proposte saranno sottoposte al Comitato tecnico scientifico regionale, che dovrebbe riunirsi proprio in queste ore.

Le proposte di Regione Lombardia

Al momento, l’idea avanzata da Regione Lombardia nel corso della Conferenza Stato-Regioni è quella di scaglionare gli orari di ingresso a scuola per evitare sovraccarichi del sistema di trasporto pubblico e di prevedere l’adozione della didattica a distanza. Un provvedimento, quest’ultimo, non assoluto ma parziale, che coinvolgerebbe gli studenti delle classi superiori e che alternerebbe lezioni da casa con lezioni in presenza. Alle Università potrebbe essere chiesto di garantire la didattica in presenza alle sole matricole e agli specializzandi.

Pare invece allontanarsi l’ipotesi della norma “anti movida”, che prevedrebbe una chiusura anticipata dei locali notturni addirittura alle 21. Tuttavia sembra prendere piede l’idea di vietare il consumo di bevande su aree pubbliche dopo una certa ora (provvedimento già preso da Palazzo Frizzoni), che però deve ancora essere stabilita. Ricordiamo, infine, che il governatore già ieri (15 ottobre) ha imposto il divieto totale di visite agli ospiti delle Rsa se non in casi eccezionali.

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