Selfie sui tetti: fermati appena in tempo nove adolescenti a Torino
I ragazzini erano saliti sul tetto di uno stabile abbandonato, all’interno di un’area edile dismessa.
Selfie sui tetti, una moda “social” e un rischio altissimo e inutile. E in Italia, anche se di grattacieli ne abbiamo pochi, qualcuno sta prendendo sconsideratamente spunto.
Selfie sui tetti a Torino
Evidentemente si erano lasciati sedurre da immagini come queste:
Nove giovani torinesi sono stati salvati dagli agenti della Polizia di Stato. Hanno tutti tra i 14 e i 16 anni. Lo raccontano i colleghi del portale NuovaPeriferia.it.
Per piacere sui social
Mercoledì 25 aprile, in largo Lancia a Torino, gli agenti della Squadra Volante sono riusciti ad evitare il peggio. I ragazzini erano saliti sul tetto di uno stabile abbandonato, all’interno di un’area edile dismessa. L’obiettivo dei minori era quello di effettuare selfie e/o foto sceniche di gruppo in zone a rischio per poi ottenere consensi sui social. Un gioco che poteva finire male.
Poteva esser una strage
Il timore degli agenti era quello che i giovani, notata la polizia, potessero correre o concentrarsi in un’unica area rischiando lo sfondamento del tetto oppure che potessero nella calca precipitare dal tetto. I poliziotti hanno quindi comunicato i loro intenti ai ragazzi ottenendo la loro collaborazione, così sono riusciti a far defluire tutti lentamente, portandoli in salvo all’esterno dell’area per poi affidarli ai rispettivi familiari.
Una fine emblematica
Wu Yongning, il 26enne cinese diventato famoso in tutto il mondo per i suoi selfie estremi, ha perso la presa mentre si stava sporgendo dall’Huayuan Hua Centre, uno dei grattacieli più alti di Changsha, capoluogo della provincia dell’Hunan, per scattare il suo selfie più estremo.