Il Coordinamento Lodi Vivibile continua la sua battaglia contro Esselunga e risponde a Fratelli d'Italia
"Speriamo che leggano le carte, si preparino e si decidano a partecipare a un dibattito pubblico".
Continua a far discutere la costruzione di Esselunga nell'area dove ora sorge l'ex Consorzio Agrario: l'ultima diatriba politica sorge sulle ultimi dichiarazioni del coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia Gianmario Invernizzi in merito al progetto. Di seguito la riposta del Coordinamento Lodi Vivibile, formato da cittadini,forze di minoranza e associazioni.
Il Comunicato del Coordinamento Lodi Vivibile
Lentamente, le forze politiche che sostengono la costruzione di un centro commerciale da 7.400 metri quadrati sull’area dell’ex consorzio agrario iniziano a dire qualcosa sul progetto presentato.
Comincia Fratelli d’Italia, che ha mosso i suoi vertici territoriali, prima con il coordinatore provinciale Gianmario Invernizzi (no, non l’Invernizzi che nel suo programma elettorale da candidato sindaco difendeva il piccolo commercio locale contro la G.D.O, questo Invernizzi auspica la costruzione del supermercato), che stupendosi del fatto che esponenti del Coordinamento Lodi Vivibile “conoscano già il fatturato previsto dal nuovo insediamento commerciale”, li invita a “non trasmettere messaggi falsi”.
Poi interviene il consigliere provinciale di Fratelli d’Italia, Alex Dalla Bella, che non avendo evidentemente letto i documenti pubblicati dal Comune, tenta di far passare come “legittime motivazioni” del Coordinamento Lodi Vivibile quelli che sono dati e cifre forniti dal progettista e disponibili sul sito del Comune di Lodi. Sbaglia quindi Dalla Bella quando afferma che la stima della chiusura dei 25 negozi è stata elaborata dal Coordinamento Lodi Vivibile (è il dato, con ogni probabilità sottostimato, presente nella documentazione disponibile sul sito del Comune di Lodi), sbaglia ancora quando qualifica come “argomentazioni delle opposizioni” gli schemi da cui è evidente che nell’area oggetto dell’intervento si registrerà un netto incremento dell’inquinamento acustico. Anche questi sono infatti contenuti nei documenti scaricabili dal sito del comune.
Se Invernizzi si fosse preso il disturbo di leggere la relazione di accompagnamento del progetto, conoscerebbe anche lui il fatturato previsto, e saprebbe che nell’assemblea di Piazza S. Lorenzo ci siamo solo limitati a leggere e commentare i dati presi da questa relazione, altro che messaggi falsi. Se Della Bella avesse perso poche ore per conoscere i contenuti del progetto proposto, saprebbe che non sono previsti negozi nel capannone, ma solo un ipermercato, a meno che Della Bella non parli già del futuro sviluppo commerciale di questo progetto, visto che afferma che “ per la realizzazione di supermercato e negozi (oggi non previsti) molte decine di persone avranno un lavoro”, quando ad oggi il saldo stimato tra posti di lavoro persi e nuova occupazione è di 21 unità, saldo che pensiamo sia destinato purtroppo a ridursi ulteriormente.
Va comunque bene, almeno si comincia a discutere del progetto e delle ricadute su traffico, inquinamento e commercio locale. Speriamo che leggano le carte, si preparino e si decidano a partecipare a un dibattito pubblico con le cittadine e i cittadini di Lodi, parlando non di aria fritta o di vecchie diatribe ideologiche, ma di dati, cifre, stime reali e di alternative, prospettive e benefici per Lodi e chi la abita e frequenta.
Noi siamo pronti. Loro, pare, un po’ meno.
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