Quartiere “Pilota”

10 auto rimosse dai Carabinieri a Sant'Angelo Lodigiano

L’incuria costerà ai trasgressori una multa di 868 euro.

10 auto rimosse dai Carabinieri a Sant'Angelo Lodigiano
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Negli ultimi tempi il quartiere “Pilota” di Sant’Angelo Lodigiano è stato al centro di un vero e proprio tamtam mediatico alimentato dal grido di allarme di alcuni residenti tra via Colombo, via Galilei, via Fermi, via Marconi e via Galvani, vale a dire, il dedalo di vie sulle quali sono edificati i 367 appartamenti che lo compongono, quasi tutti di proprietà o gestiti tramite locazione dall’A.L.E.R. di Lodi, che con le loro testimonianze ne hanno voluto evidenziare il degrado.

Sant'Angelo Lodigiano: i carabinieri rimuovono 10 auto abbandonate

In quell’area, divenuta negli ultimi anni il più grande agglomerato urbano cittadino complice anche la
massiccia immigrazione sia dall’Africa sia dall’Este Europa, è presente una mescolanza di etnie e differenti stili di vita che, associati ai comportamenti irriguardosi di taluni, hanno determinato una difficile convivenza tra i residenti. I carabinieri di Sant’Angelo Lodigiano, quindi, tenendo fede all’incessante impegno speso per monitorare uno dei più “difficili” quartieri della giurisdizione, nella mattinata del 10 giugno 2020, nel corso dell’ennesimo servizio ad “Alto Impatto”, hanno effettuato l’ennesimo energico intervento perlustrando l’intera area e verificando la pericolosa presenza di almeno dieci carcasse di autovetture abbandonate sulla pubblica via dai rispettivi proprietari, evidentemente non curanti anche del negativo impatto ambientale che avrebbero causato. All’esito di approfondite verifiche, le dieci auto sono risultate a fattor comune prive di copertura assicurativa, mentre due di esse sono state ritrovate anche senza targhe.

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Multa per i proprietari

L’incuria costerà ai trasgressori, sei dei quali stranieri e quattro con precedenti penali, una multa di 868 euro per la violazione dell’art.193 comma 2 del Codice della Strada, che disciplina l’obbligo dell’assicurazione di responsabilità civile, ai quali si deve aggiungere il costo del deposito giudiziale per le due depositerie autorizzate della provincia che hanno provveduto al recupero e al ricovero dei veicoli, sottoposti a sequestro amministrativo in attesa che la Prefettura si pronunci in merito a una eventuale confisca.

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