Riapertura tra Regioni: non solo "RT", gli indicatori sono 21. In Lombardia segnali positivi VIDEO
L'algoritmo su cui si basa l'Istituto Superiore di Sanità fa riferimento a 21 valori che esaminano i singoli aspetti della malattia.
Riapertura tra Regioni, professor Signorelli: In Lombardia segnali positivi. Non c'è solo l'indicatore "RT", i valori di riferimento sono 21.
Riapertura tra Regioni
"Non esiste solo l'indicatore 'RT' per stabilire se una ragione è più o meno a rischio. L'algoritmo su cui si basa l'Istituto Superiore di Sanità fa infatti riferimento a 21 valori che esaminano i singoli aspetti di questa malattia (ricoveri, dimissioni, guarigioni, nuovi casi, e altri)".
Lo ha detto il professor Carlo Signorelli, docente di Igiene e Sanità pubblica all'Università Vita e Salute San Raffaele di Milano e all'Università di Parma.
"Bisogna leggere tutti gli indicatori - ha spiegato Signorelli - e avere molta cautela, in particolare per quelli che derivano da nuovi casi. Più che ai dati della singola giornata è necessario fare attenzione ai trend che, in Lombardia, sono in diminuzione. A oggi infatti calano i ricoverati in terapia intensiva e negli ospedali. Tutto lascia intendere, dunque, che possiamo guardare avanti con un moderato ottimismo".
Urgenze di tipo respiratorio rientrate alla normalità
"E' importante - ha proseguito Signorelli - sottolineare un altro segnale importante: in Lombardia, dove c'è una centrale unica per le chiamate di emergenza urgenza, nelle ultime settimane si è tornati, per le urgenze di tipo respiratorio, ai livelli antecedenti il Covid, con pochissimi pazienti nei Pronto Soccorso e quasi nessuno grave da determinare accessi alla terapia intensiva".
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