Cosa può fare il Comune per bar e ristoranti? Concedere spazi aperti in deroga. La richiesta di Asvicom Lodi
"Servono più spazi, deroga alle regole e uso gratuito, con decisioni rapide del comune e procedure semplificate".
Dall'attività all'aperto di bar e ristoranti un segnale di ripresa e speranza per tutta la vita della città a partire da lunedì 18 maggio 2020. Ma servono più spazi, deroga alle regole e uso gratuito, con decisioni rapide del comune e procedure semplificate.
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Le richieste di Asvicom Lodi
“Chiediamo al Comune di definire rapidamente ed in modo chiaro le possibilità e le modalità di ampliamento delle superfici occupate da bar e ristoranti per le attività all’aperto. E’ un’opportunità importante, che deve essere colta tempestivamente e agevolata il più possibile”.
Lo afferma Vittorio Codeluppi, presidente di Sistema Impresa-Asvicom, sottolineando uno degli aspetti più rilevanti che si pongono all’attenzione del mondo del commercio all’avvio della cosidetta fase 2.
“La ripresa delle attività all’aperto di bar e ristoranti non è importante solo per gli operatori ed i lavoratori di uno dei settori maggiormente colpiti dalla lunga chiusura per l’emergenza sanitaria - sottolinea Codeluppi - ma ha un valore per tutta la comunità, con una forte spinta anche psicologica al progressivo ritorno alla normalità delle relazioni sociali. Ecco perché è interesse di tutti sostenerla, nel rispetto delle norme e della sicurezza ma anche con quella “generosità amministrativa” che è stata così efficacemente evocata dal Prefetto, con un auspicio che ne ha confermato una volta di più la sensibilità sociale, l’equilibrio e la capacità di dialogo con il sistema territoriale. Quello di cui c’è bisogno è rapidità di decisioni, chiarezza di regole e semplicità di pratiche amministrative - spiega il presidente dell’associazione - Un sistema snello ed efficace, che dia agli operatori l’opportunità di utilizzare superfici all’aperto più ampie, in ragione dell’esigenza di garantire determinate misure di distanziamento, senza pagare gli oneri di plateatico, non per favoritismo, ma perché si tratta sia di aiutare gli esercizi di ristorazione e somministrazione a resistere e sopravvivere, sia di contribuire alla rinascita della vita in città”.
Obiettivo ottenere plateatici in deroga
“L’obiettivo - segnala Federica Marzagalli, responsabile organizzativa di Asvicom - è di ottenere plateatici in deroga, con autorizzazione a occupare (per esempio) anche aree di sosta, aree verdi, marciapiedi, naturalmente sempre se ciò può essere compatibile con questioni di sicurezza stradale, secondo le valutazioni che saranno fatte dagli uffici competenti, anche in base alla zona ed alla posizione in cui si trovano i vari esercizi. Oltre alle deroghe ed alla gratuità, sarebbe ideale mettere a punto un sistema di autorizzazioni fortemente semplificato, basato su un modulo di richiesta da inoltrare in posta elettronica, con allegata una planimetria. Questi sono gli elementi generali del modello che abbiamo in mente, l’importante è che le decisioni che verranno prese dall’amministrazione comunale vadano in questa direzione. Siamo peraltro certi che la giunta condivida questo obiettivo e che con la collaborazione di tutti sarà possibile raggiungere un positivo risultato”.
(Immagine di copertina)