Le parole del Premier Conte dopo il vertice con i sindaci della ex zona rossa
All'incontro ha partecipato anche il sindaco Casanova e i vertici della sanità lodigiana.
Nel pomeriggio di oggi, dopo le 15, il presidente Conte ha fatto visita a Lodi per un incontro istituzionale con il primo cittadino Lodigiano, i sindaci della ex zona rossa, il direttore generale dell’Asst di Lodi Massimo Lombardo e il primario del pronto soccorso Stefano Paglia.
Conte a Lodi: il discorso ai giornalisti
"Difficile rispondere a tutte le richieste ma cercheremo di intervenire in modo serio e incisivo per le categorie sociali più in difficoltà. Noi stiamo monitorando la risposta del mondo bancario, abbiamo predisposto tutto perché vengano erogati finanziamenti in modo legittimo e corretto. Chiedo uno sforzo al mondo bancario per assistere le imprese che ne hanno bisogno rispettando le nostre dichiarazioni. Cercate di liberare le risorse richieste: mediamente la risposta c'è ed è rapida e tempestiva. E' un atto d'amore per l'Italia, per gli italiani e per le imprese. Abbiamo seguito un programma molto chiaro e non possiamo permetterci adesso di procedere con avventatezza e improvvisazione. Per questo il lavoro dei tecnici è stato molto prezioso e ha costituito la base per il nostro programma. Il nostro obiettivo prioritario è tutelare la salute dei cittadini e non possiamo cambiare obiettivo da una settimana all'altra accantonandolo: siamo tutti bisognosi di essere protetti. Già dal 4 maggio ci saranno più rischi: 4 milioni e mezzo di lavoratori torneranno al lavoro, quindi creeremo più occasioni di contagio. La ragione per cui le scuole rimangono chiuse e le relazioni "distanziate" è quella di evitare di affrontare un rischio calcolato e non azzardato, anche se per qualcuno non basta. Affrontiamo questa nuova fase con prudenza e ragionevolezza: il rischio c'è ma non possiamo avere la situazione fuori controllo, cosa che succederebbe riaprendo tutto. Se la situazione rimarrà sotto controllo continueremo a fare passi in avanti. "
Cos'ha detto ai sanitari?
"Li ho ringraziati perché hanno fatto un lavoro egregio e significativo: per questo la mia prima uscita pubblica è stata in Lombardia. Hanno fatto un lavoro grandissimo, con grande competenza, contrastando questo virus sconosciuto elaborando pratiche che si stanno diffondendo anche oltre confine."
Come monitorare i contagiati ed evitare il contagio di ritorno?
"Il rischio di un contagio di ritorno e di una riesplosione dei focolai è concreto ed è questo che ci spinge ad adottare un allentamento delle misure con prudenza. Abbiamo predisposto misure che ci consento di poter intervenire la rotta "chiudendo il rubinetto" nel caso dovessero ricrescere i contagi. Dobbiamo avere un database giornalmente aggiornato per monitorare la situazione.
La strategia sanitaria prevede ancora un approccio più scientifico per il tracciamento dei contatti, da qui la famosa App, che sta alla libera volontà dei cittadini scaricare. Anche i test saranno importanti: sia quelli molecolari (tampone) che sierologici (esami del sangue): grazie a questi capiremo come muoverci in questa seconda fase."
Il discorso congiunto dei sindaci di Lodi, Codogno e Casalpusterlengo
“Siamo stati i primi a soffrire e gli ultimi a ricevere visite. Siamo stati i primi reclusi e gli ultimi ad essere ascoltati: ci siamo sempre arrangiati, non ci avete mandato nulla, non avete nemmeno risposto alle nostre lettere e addirittura ci avete infangato accusando ingiustamente uno dei nostri ospedali. Presidente Conte, siamo contenti di riuscire a parlarle dopo più di due mesi e svariate richieste ma non ci accontentiamo delle passerelle e vogliamo ciò che abbiamo legittimamente chiesto e che serve alla nostra economia per ripartire. Tutto il territorio lodigiano è stato pesantemente danneggiato e per questo chiediamo: un fondo di investimento specifico, le coperture per azzerare tutte le imposte locali per il 2020, l’ammontare delle risorse a noi destinate, i criteri di assegnazione ai singoli comuni e i tempi certi di erogazione, senza i quali non si può fare programmazione. A Lodi siamo abituati a fare non a parlare, se ci rispetta ci ascolti”.
Così i sindaci leghisti di Codogno, Casalpusterlengo e Lodi, Francesco Passerini, Elia Del Miglio e Sara Casanova che hanno incontrato il presidente Giuseppe Conte oggi in prefettura a Lodi. Molte le esigenze avanzate, prima tra tutte la necessità di dare risposte univoche a tutto il territorio lodigiano, che ha avuto la prima zona rossa. Al tavolo i sindaci hanno anche ricordato a Conte come sia necessario conoscere prima del 4 maggio l’elenco delle attività che riapriranno per adottare le misure necessarie in materia di mobilità e trasporto, per la regolazione degli orari degli uffici e degli esercizi, per regolare il corretto utilizzo da parte dei cittadini degli spazi pubblici.