Mercati all’aperto, (forse) si riapre: dal 29 aprile via alla sperimentazione
Tra le prescrizioni anche l'individuazione di un "Covid Manager" per assistere clienti ed esercenti.
Primi tentativi di allentamento delle restrizioni dovute al Coronavirus: da mercoledì le amministrazioni comunali potranno riaprire i mercati all’aperto ma con alcuni importanti accorgimenti.
Mercati all’aperto, c’è l’accordo Regione-Anci
Definite le regole, via alla sperimentazione. Da settimana prossima potremmo tornare a vedere i banchi dei mercati all’aperto. A comunicarlo una nota della Regione che dà notizia dell’accordo raggiunto con Anci e dell’avvio di una fase di sperimentazione fino al 3 maggio.
Le regole
Le amministrazioni comunali, in base a quanto si legge nell’ordinanza della Regione, possono riaprire uno o più mercati scoperti presenti sul proprio territorio per la vendita di prodotti alimentari, a patto che facciano osservare le seguenti misure di prevenzione igienico-sanitaria e di sicurezza:
- definire la capienza massima delle persone presenti all’interno dell’area;
- assicurare la presenza di personale addetto per fornire assistenza e vigilare sul rispetto delle misure igienico-sanitarie e della distanza di sicurezza tra le persone;
- limitare il perimetro esterno dell’area di mercato in modo che vi sia un unico varco di accesso separato da quello di uscita, con presenza di segnaletica sia all’interno che all’esterno dell’area;
- accesso all’area di mercato consentito ad un solo componente per nucleo familiare, fatta eccezione per i minori di 14 anni, disabili o anziani;
- rilevazione della temperatura corporea dei clienti e degli operatori commerciali prima del loro accesso nell’area, con inibizione dell’accesso per coloro che presentano una temperatura uguale o superiore a 37,5° C;
- obbligo per gli operatori commerciali di utilizzare guanti e mascherina;
- obbligo per i clienti di utilizzare guanti e mascherina o, in alternativa, di qualunque altro indumento a copertura di naso e bocca;
- distribuzione ai clienti di guanti “usa e getta” e soluzioni idroalcoliche per le mani prima di accedere all’area.
Oltre alle indicazioni riportate nell’ordinanza, le amministrazioni comunali possono prevedere anche ulteriori misure di sicurezza e di prevenzione igienico-sanitaria.