Elezioni rinviate, a Borgo San Giovanni e Santo Stefano Lodigiano si voterà tra settembre e dicembre
Le votazioni sono state rinviate di qualche mese.
Pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto legge 20 aprile 2020, n.26, che introduce disposizioni urgenti in materia di consultazioni elettorali per l’anno 2020, in considerazione dell’emergenza sanitaria da Covid-19.
Il provvedimento, in vigore da oggi, martedì 21 aprile 2020, è stato approvato ieri dal Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese.
Elezioni regionali e comunali rinviate
La normativa rimodula nel seguente modo i termini per le tornate elettorali:
- Per quanto riguarda le elezioni suppletive per il Senato e la Camera, il termine per lo svolgimento delle elezioni per i seggi dichiarati vacanti entro il 31 luglio prossimo è fissato in 240 giorni, rispetto ai 90 previsti dalla normativa vigente.
- In merito alle elezioni per il rinnovo dei consigli comunali e circoscrizionali, limitatamente all’anno 2020, il turno annuale ordinario si terrà in una domenica compresa tra il 15 settembre e il 15 dicembre. Lo stesso termine è previsto anche per i comuni e le circoscrizioni i cui organi devono essere rinnovati per motivi diversi dalla scadenza del mandato, se le condizioni che rendono necessarie le elezioni si sono verificate entro il 27 luglio 2020.
- Il decreto stabilisce, inoltre, che gli organi elettivi regionali a statuto ordinario il cui rinnovo è previsto entro il 2 agosto 2020 durino in carica 5 anni e 3 mesi e che le elezioni si svolgano nei 60 giorni successivi a tale termine o nella domenica compresa nei sei giorni ulteriori.
- Il provvedimento prevede, infine, che le consultazioni elettorali possano essere rinviate di non oltre 3 mesi, anche se già indette, in considerazione di sopravvenute specifiche situazioni epidemiologiche da Covid-19.
Si voterà fra settembre e dicembre
Insomma, a maggio le urne resteranno chiuse: le elezioni comunali e regionali non si terranno prima di settembre.
Parliamo di sette regioni in cui si sarebbe dovuto votare prima dell’estate: Veneto, Liguria, Campania, Toscana, Marche, Puglia e Valle d’Aosta.
E di oltre mille Comuni, molti capoluoghi di Provincia: Venezia, Trento, Bolzano, Mantova, Reggio Calabria e Macerata.
I comuni lodigiani che votano
I comuni Lodigiani che voteranno nei prossimi mesi sono:
- Borgo San Giovanni, con Nicola Buonsante come sindaco uscente;
- Santo Stefano Lodigiano, al momento commissariato dopo le dimissioni del sindaco Valentina Pellini nel 2019.
Governatori volevano votare a luglio
Quattro presidenti delle regioni il cui voto è stato spostato hanno scritto al governo per chiedere invece che si possa votare in estate: sono Giovanni Toti per la Liguria, Luca Zaia per il Veneto, Vincenzo De Luca per la Campania e Michele Emiliano per la Puglia. Uno schieramento bipartisan, due di centrodestra, due del Pd.
Se la finestra autunnale sarà confermata è inoltre probabile che per Regionali e Comunali si penserà a un unico election day (che non è detto vada a considerare anche il referendum sul taglio dei parlamentari previsto per il 29 marzo e già rinviato).