Decessi nel Lodigiano: l'aumento rispetto allo scorso anno TUTTI I NUMERI
Più 416 morti a marzo 2020 in provincia di Lodi rispetto al 2019.
Nei primi 21 giorni di marzo l’incremento dei decessi monitorati dall‘Istat rispetto al 2019 (che in alcune zone del Nord Italia, come Bergamo, sono più che quadruplicati) è netto anche nel Lodigiano. L’incidenza delle vittime del Coronavirus appare evidente.
La mortalità nel 2020 nel Lodigiano cresce del 247%
L’Istat, grazie alle sinergie attivate con il Ministero dell’Interno per l’acquisizione tempestiva dei dati dell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR) è in grado di contribuire alla diffusione di informazioni utili alla comprensione della situazione legata all’emergenza sanitaria da COVID-19. Vediamo cosa dicono i numeri inerenti la provincia pavese. Chiunque volesse consultare per esteso questi dati può cliccare qui.
Più 247% di morti rispetto a marzo 2019: 120 decessi nel marzo del 2019 nel Mantovano contro i 416 di quest’anno nello stesso range di tempo.
Decessi nel Cremonese: TUTTI I NUMERI
Qui i dati dei Comuni presi in esame a Cremona e provincia. Fra i paesi, il dato di Castiglione d'Adda è fra quelli che salta maggiormente all’occhio, con un più 1333,3% di mortalità nel marzo 2020. Anche Borghetto Lodigiano, Casalpusterlengo, Codogno e Tavazzano registrano un'alta percentuale di morti in più rispetto a marzo 2019. Lodi “se la cava” con solo un 18,8%.
Per Lodi Vecchio invece un dato molto singolare, in questo terribile periodo in cui le morti costellano i nostri giorni: -25 % di decessi rispetto allo scorso anno.
marzo 2019 | marzo 2020 | incremento | incremento % | |
Borghetto Lodigiano | 3 | 16 | 13 | 433,3 |
Brembio | 1 | 8 | 7 | 700 |
Casalpusterlengo | 14 | 32 | 18 | 128,6 |
Castelnuovo Bocca d'Adda | 2 | 14 | 12 | 600 |
Castiglione d'Adda | 3 | 43 | 40 | 1333,3 |
Codogno | 15 | 87 | 72 | 480 |
Corno Giovine | 0 | 8 | 8 | - |
Crespiatica | 1 | 7 | 6 | 600 |
Fombio | 1 | 10 | 9 | 900 |
Graffignana | 0 | 5 | 5 | - |
Guardamiglio | 3 | 12 | 9 | 300 |
Livraga | 2 | 11 | 9 | 450 |
Lodi | 32 | 38 | 6 | 18,8 |
Lodi Vecchio | 12 | 9 | -3 | -25 |
Maleo | 4 | 23 | 19 | 475 |
Mulazzano | 2 | 5 | 3 | 150 |
San Fiorano | 2 | 6 | 4 | 200 |
San Martino in Strada | 1 | 10 | 9 | 900 |
San Rocco al Porto | 3 | 18 | 15 | 500 |
Sant'Angelo Lodigiano | 7 | 28 | 19 | 300 |
Senna Lodigiana | 2 | 6 | 4 | 200 |
Somaglia | 3 | 6 | 3 | 100 |
Sordio | 1 | 7 | 6 | 600 |
Tavazzano con Villavesco | 6 | 7 | 1 | 16,7 |
Come vengono analizzati i dati e le fonti
“L’Istat produce e diffonde statistiche di mortalità sulla base di fonti diverse, ognuna con peculiarità e finalità proprie. Riguardo alle statistiche demografiche relative ai decessi, vengono prodotti e diffusi dati sia da fonte stato civile sia da fonte anagrafica, con cadenza mensile ed annuale. I decessi di fonte anagrafica fanno riferimento alla popolazione iscritta in Anagrafe, cioè alla ‘popolazione residente’, indipendentemente da dove il decesso sia avvenuto (Italia o estero). I decessi di fonte stato civile si riferiscono invece alla ‘popolazione presente’, quindi ai decessi avvenuti in Italia di qualsiasi cittadino italiano o straniero. Le statistiche di mortalità per causa derivano dalla “Indagine su decessi e cause di morte” e si basano sulle certificazioni delle cause di morte effettuate dai medici (DPR 285 del 1990), che devono essere fatte pervenire agli Uffici di Stato Civile dei Comuni”.
LEGGI ANCHE: I negozi che consegnano la spesa a Lodi e provincia