Coronavirus, il numero dei contagi torna a salire. A Lodi + 84 VIDEO
"Il dato positivo della giornata è rappresentato dalle 1.501 persone guarite".
Il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, nel primo pomeriggio di oggi, giovedì 26 marzo 2020, lo aveva anticipato: “I contagi sono tornati ad aumentare” e purtroppo in serata è arrivata la conferma anche dall’assessore Regionale Giulio Gallera. In tutta la Lombardia la curva di diffusione del Coronavirus è tornata infatti a risalire.
Coronavirus, il numero dei contagi torna a salire
Sul territorio regionale i soggetti positivi al Covid-19 sono 34.889 (2.443 in più rispetto a ieri, il giorno prima l’incremento era stato di 1.643). Il numero di pazienti ricoverati è di 10.681 (655 in più, il giorno precedente erano stati 315 i nuovi accessi). A questi si devono aggiungere 1.263 persone in terapia intensiva (27 in più, quando ieri invece erano aumentate di sole 42 unità). Purtroppo continua a essere molto alto il numero delle vittime salite a 4.861, con 387 decessi in più nelle ultime 24 ore (il giorno precedente erano stati 296).
“Il dato positivo della giornata è rappresentato dalle 1.501 persone guarite, salite rispetto a ieri quando erano 990”, ha commentato Gallera.
Coronavirus: 3370 contagiati nel Cremonese
I dati per provincia:
Bergamo: 7458 (+386)
Brescia: 6931 (+334)
Como: 776 (+56)
Cremona: 3370 (+214)
Lecco: 1159 (+83)
Lodi: 1968 (+84)
Monza e Brianza: 1750 (+163)
Milano: 6922 (+848)
Mantova: 1270 (+74)
Pavia 1685 (+ 107)
Sondrio 325 (+ 41)
Varese 502 (+ 34 )
L’analisi dell’aumento dei casi di Coronavirus
Nel corso della conferenza stampa organizzata ogni giorno da Regione Lombardia sono intervenuti anche i dottori Carlo Federico Perno, direttore medicina di laboratorio dell’ospedale Niguarda, e Fausto Baldanti, direttore dell’unità di virologia del San Matteo di Pavia.
“Credo che i dati debbano essere visti con una certa articolazione – ha spiegato il professor Perno -. I numeri ci dicono oggi che ci sono aumenti dei nuovi positivi e dei guariti. Non si tratta di nuove infezioni ma di nuove diagnosi, ossia rileviamo coloro che si sono infettati da 7 a 14 giorni fa e che oggi manifestano i primi sintomi. Aumentando i tamponi si ha la percezione di un aumento di nuovi positivi, ma si tratta di diagnosi. Ciò è confermato dagli accessi ai pronto soccorso, che sono rimasti stabili rispetto ai giorni scorsi quando invece i nuovi positivi erano più bassi”.
Il video della conferenza stampa: