Noncuranti dei divieti tengono aperto il bar e servono camionisti di passaggio
E come se non bastasse due uomini sono stati trovati mentre giravano tranquillamente in bicicletta.
Nell’ambito dell’ininterrotto monitoraggio del territorio per il rispetto delle norme anti-contagio da COVID-19, anche ieri i carabinieri della Compagnia di Lodi hanno verificato che non tutti hanno recepito l’importanza di queste poche, semplici ma basilari regole emanate per la salvaguardia della salute pubblica.
Due esercenti svolgevano attività di ristoro
Questa volta a finire nella rete dei fitti controlli dei carabinieri della Stazione di Borghetto Lodigiano sono stati due esercenti, la 47enne B.C. della provincia pavese e il 42enne, suo socio, P.G.M. abitante a Sant’Angelo Lodigiano, sorpresi nell’attività di ristoro, per lo più a favore di camionisti di passaggio, nel loro bar di Villanova del Sillaro (LO), incuranti dei divieti e delle restrizioni emanati per impedire l’ulteriore innalzamento della curva esponenziale del contagio.
Due uomini giravano tranquillamente in bici
Ai due irresponsabili commercianti, si sono poi aggiunti due stranieri, C.M., 21enne originario del Gambia ma abitante a Lodi in via San Fereolo, e il 31enne senegalese M.A.B., abitante allo stesso indirizzo, risultato anche trasgressore al foglio di via obbligatorio per il comune di Lodi, della durata di due anni a far data dalla notifica dello scorso gennaio. Il controllo dei due stranieri è avvenuto per mano di personale della dipendente Sezione Radiomobile, che li ha fermati mentre in tutta serenità se ne andavano a zonzo in bici lungo viale Europa a Lodi. E quando gli è stato opportunamente chiesto il motivo della loro presenza, i due hanno provato a giustificare i loro spostamenti con malcelata sfacciataggine, rispondendo di essere di ritorno dal supermercato dove avevano appena fatto la spesa. Peccato, però, che non avessero nulla per dimostrarlo, né borse né scontrini, ed infatti, oltre ad essere deferiti, al pari dei due esercenti, per inosservanza di provvedimenti dell’Autorità, ancora in vigore per la giornata di ieri, i due stranieri sono stati denuncianti anche per dichiarazioni mendaci in tema di autocertificazioni, reato che prevede la pena della reclusione fino a due anni e che resiste nella sua integrale applicazione.