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A Lodi si fa il bilancio sui servizi attivati dalle politiche sociali

Il bilancio fatto dall'assessore Mariagrazia Sobacchi. 

A Lodi si fa il bilancio sui servizi attivati dalle politiche sociali
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Il bilancio fatto dall'assessore Mariagrazia Sobacchi.

Emergenza Covid-19: il bilancio dell'assessore Mariagrazia Sobacchi sui servizi attivati dalle politiche sociali

“Il settore delle Politiche sociali è impegnato, con tutte le risorse a propria disposizione, per dare sollievo alle emergenze generate dal contagio, in particolare ai soggetti più fragili”, a dichiararlo è l’assessore Mariagrazia Sobacchi, che traccia il bilancio dei servizi assistenziali attivati dal Comune di Lodi per rispondere alle esigenze dei cittadini che stanno affrontando situazioni di difficoltà.

“Una delle nostre prime preoccupazioni è stata quella di predisporre un supporto per gli anziani che sono i più esposti al rischio di ammalarsi - spiega Sobacchi -. Il Centro “Age Bassi” è chiuso al pubblico, ma i nostri operatori hanno attivato un servizio di ascolto telefonico a cui si sono rivolte finora più di 160 persone, alcune alla ricerca di informazioni sui provvedimenti in vigore e i comportamenti da adottare, altre semplicemente per ricevere una parola di conforto, altre ancora per chiedere aiuto nello svolgimento delle attività quotidiane che risultano più difficoltose per le limitazioni imposte sugli spostamenti. Sono 43 i casi che gli operatori del Centro anziani comunale seguono stabilmente, portando a domicilio, con i mezzi di trasporto del Comune, pasti caldi, spesa e farmaci, o rispondendo ad altre particolari esigenze, come il pagamento delle bollette o la consegna dei cambi di vestiti ai malati in ospedale. Desidero ringraziare i nostri dipendenti per questo lavoro eccezionale che va ben oltre le ordinarie mansioni”.

Monitoraggio costante di anziani e con disabilità

E’ costante il monitoraggio da parte dei Servizi sociali delle situazioni conosciute di persone con disabilità, anziane o che vivono particolari condizioni di fragilità:

“I Servizi di assistenza domiciliare (Sad) dedicati sono stati ridotti, ma assicuriamo per circa 60 persone le visite a domicilio, per un supporto alla pulizia e all’igiene. Il personale monitora le situazioni più delicate con contatti telefonici giornalieri - prosegue -. Sono mantenuti anche i rapporti con le comunità residenziali, sia per dare sostegno agli operatori sia per fare da tramite con i familiari degli ospiti. In tutti i casi di bisogno, garantiamo la consegna dei pasti a domicilio: fino al 23 marzo, sono stati distribuiti complessivamente pasti caldi a 100 utenti, rispetto a una media mensile di 90”.

Proseguono le attività degli assistenti domiciliari

Proseguono le attività di Assistenza domiciliare minori (Adm) e degli Spazi educativi diurni (Sed), rivolte a oltre 50 bambini e ragazzi e garantite con modalità di comunicazione a distanza (telefonate e videochiamate). Il personale comunale è inoltre impegnato nella raccolta e nell’approfondimento delle segnalazioni provenienti da diverse realtà del territorio, come il privato sociale, i medici e i sanitari, per individuare le più opportune forme di sostegno a chi si trova in una condizione di difficoltà.

“Naturalmente - conclude - per noi è complicato intervenire nelle situazioni in cui sono presenti persone in isolamento o quarantena domiciliare obbligatoria. In collaborazione con la parte sanitaria è stato comunque possibile attivare dei percorsi assistenziali mirati per i soggetti con importanti fragilità socio-sanitarie pregresse, coordinando ad esempio alcuni collocamenti in RSA. In tutti gli altri casi, quello che il Comune può fare e di cui il Sindaco in prima persona si sta occupando è monitorare le persone che, in base ai dati trasmessi da ATS, risultano isolate o in quarantena domiciliare, per mettere a disposizione gli aiuti attraverso il Centro operativo comunale di Protezione civile”.

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