Il freddo di questi giorni mette in ginocchio i frutteti del Lodigiano: a rischio albicocche, ciliegie e pesche
È quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza.
La scure del gelo si abbatte sui frutteti del Lodigiano: colpiti in particolare albicocche, ciliegie e pesche. È quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza, dal quale si evidenziano gelate notturne causate dall’improvviso abbassamento delle temperature anche sotto lo zero.
Temperature anche sotto lo zero
“I più colpiti sono gli albicocchi – conferma Marco Mizzi, imprenditore agricolo che gestisce un frutteto a Lodi – I fiori stavano già per liberare i frutti, ma il gelo li ha irrimediabilmente “cotti”. Almeno l’80 per cento delle albicocche è danneggiato. Non va meglio con i ciliegi: i fiori incominciavano ad aprirsi, ma ormai il 40-50 per cento della produzione è andato. E adesso ci aspettiamo nuove gelate”.
Preoccupazione anche per le pesche in piena fioritura – spiega la Coldiretti interprovinciale – ma per una valutazione più precisa del danno si dovrà aspettare l’evolversi della situazione durante la settimana.
Problemi simili in tutta la Lombardia
Problemi analoghi si sono verificati in altre zone della Lombardia.
Nel Mantovano
Nel Mantovano al confine con il Veronese – precisa la Coldiretti – si sono raggiunti anche i meno sei gradi centigradi, con le gemme di kiwi rimaste intrappolate in una coltre di ghiaccio. Meno colpiti i frutteti protetti da rete antigrandine e dall’irrigazione di emergenza, che dovrebbero aver salvato i boccioli e limitato i danni. Nel basso Mantovano, invece, problemi si registrano anche per le pere e per le coltivazioni sotto serra, dalle fragole ai meloni.
Nell'Oltrepo Pavese
Nella notte gelate anche in Oltrepo Pavese – continua la Coldiretti - con temperature che in alcuni punti sono scese fino a quattro gradi sotto lo zero con problemi per le piante di pere in piena fioritura, così come le albicocche e le prugne.
Nel Comasco, lecchese e Varesino
Problemi anche in alcune zone delle province di Como, Lecco e Varese: nonostante gli interventi degli agricoltori, che hanno cercato di attenuare l’onda d’urto del freddo, le preoccupazioni maggiori sono per meli, pesche e susine. Nella bassa comasca segnalazioni di danni anche nei vivai, in particolare su alcune piante da fiore. Le gelate non hanno risparmiato neanche la provincia di Brescia: in particolare nel comune di Poncarale il freddo intenso si è abbattuto su susine, mele e pesche, mentre nella zona di Calcinato i timori sono per le piante di Kiwi.
Il risultato dei cambiamenti climatici
Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – conclude la Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con costi per l’agricoltura italiana di oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.