ECONOMIA LOCALE

Baffi: "Sì allo smart working nella ex zona rossa ma servono più risorse"

Per il consigliere regionale di Italia Viva è necessario stanziare da subito tutte le risorse disponibili sull'avviso in pubblicazione.

Baffi: "Sì allo smart working nella ex zona rossa ma servono più risorse"
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Baffi, Italia Viva: “Sostegno alle imprese e smart working. Accolte le sollecitazioni delle aziende della ex zona rossa, ma servono più risorse”.

Il comunicato di Patrizia Baffi

"Ieri la Giunta Regionale, accogliendo le sollecitazioni delle imprese della ex zona rossa, di cui anch'io sono stata portavoce, con apposita delibera ha esteso la partecipazione all'Avviso pubblico per l'adozione di piani di smart working anche alle imprese che hanno introdotto il lavoro agile per i propri dipendenti nel periodo dell'emergenza epidemiologica. Pur apprezzando l'iniziativa, ritengo che senza un adeguamento delle risorse stanziate la modifica dell'avviso non sarà sufficiente a dare un aiuto concreto”, dichiara Patrizia Baffi.

Le aziende lombarde sono state messe a dura prova dall'emergenza Coronavirus. Il lavoro di migliaia di dipendenti è stato organizzato in urgenza da remoto, laddove possibile, per garantire la sicurezza dei lavoratori e salvaguardare la prosecuzione delle attività.

L'avviso pubblico, su cui potranno essere presentate domande a partire dal prossimo 2 aprile 2020, è finanziato con risorse del Programma  Operativo Regionale del Fondo Sociale Europeo (POR FSE 2014-2020 - Asse I "Occupazione") per l'importo complessivo di 4,5 milioni di euro.

“La delibera di dicembre con cui sono stati definiti i criteri di programmazione e le risorse per la suddetta misura aveva previsto lo stanziamento complessivo di 9 milioni di euro. Considerata la situazione difficile che stanno vivendo le nostre aziende chiedo all'Assessore Regionale alla Formazione e Lavoro di stanziare da subito tutte le risorse disponibili sull'avviso in pubblicazione”, conclude il consigliere regionale Patrizia Baffi.

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