Coronavirus, nel Lodigiano la crescita è costante ma bassa DIRETTA VIDEO

Da domani avremo già 100 nuove figure in più immesse nei presidi più importanti.

Coronavirus, nel Lodigiano la crescita è costante ma bassa DIRETTA VIDEO
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Anche oggi, 12 marzo 2020, da Regione Lombardia gli aggiornamenti sulla situazione d’allarme dovuta al Coronavirus. Di seguito la conferenza stampa che si sta svolgendo a Palazzo Lombardia:

L'intervento di Gallera

Avevamo chiesto una stretta della attività produttive, valutando comunque quelle che potevano e dovevano rimanere aperte. Avremmo chiuso alcune delle attività che da Decreto rimangono invece aperte ma comunque la direttiva governativa va sicuramente nella giusta direzione, noi lo volevamo più rigido però oggi non si deve commentare ma attuare.

Per quanto riguarda i controllo già da oggi le attività di controllo delle forze dell'ordine e polizia locale devono essere rigidissime e valutare che le attività che rimangono aperte garantiscano il rispetto delle norme anti contagio.

I numeri

Sono sempre numeri crescenti, ma se rispettate le misure possono funzionare.

I positivi sono 8.725 (+ 1.445), i ricoverati 4247 (+395), in terapia intensiva 605 (+45), i dimessi 1085, i decessi 644 (+ 127) .

Bergamo 2136 (+321), Brescia 1598 (+ 247), Como 98, Cremona 1302 (+241), Milano 1142 (+220), Pavia 468.

A Lodi 1123 (+ 88): la crescita è costate ma in una dimensione ormai bassa, il numero di persone che arrivano dalla zona rossa è sempre meno. 

Sono 29.534 tamponi fatti fino ad oggi.

Per le terapie intensive

Oggi sono 1067 i posti di terapia intensiva (+120 posti di terapia intensiva in un solo giorno). Si lavora costantemente, anche di notte, per trovare gli spazi utili. In apertura 16 posti al San Carlo, altri 20 al Papa Giovanni. La strategia è quella di riuscire a ridurre il numero di pazienti ricoverati nei vari ospedali, soprattutto quelli di frontiera, perché non hanno quasi più capacità di recezione. Abbiamo coinvolto il mondo del socio-sanitario (cure intermedie, R.s.a.) che è fondamentale per il nostro sistema. 209 posti sono stati recuperati così, per pazienti che stanno meglio in una situazione stabile o in via di miglioramento ma che ancora non possono essere dimessi.

Un team da due giorni sta raccogliendo queste necessità cercando tutte le opportunità che ci possono essere sul territorio, la risposta è straordinaria. Il sistema sanitario è fatta anche dalla sanità privata accreditata: c'è un pieno coinvolgimento anche di queste strutture che ci stanno dando una mano, insieme tutti stiamo facendo un lavoro enorme. 292 posti della terapia intensiva sono infatti forniti da strutture private e altri 700 i posti in pneumologia e medicina di queste stesse strutture: c'è un unico sistema che lavora insieme.

Le nuove assunzioni

In due giorni sono arrivate 650 domande pervenute, persone che vogliono essere assunte ed entrare in questa battaglia per giocarla fino in fondo. Di queste ne sono state già valutate oltre 100 e già distribuite nei presidi ospedalieri, si tratta di specializzandi, medici e laureati in medicina non specializzati, il 55% sono infermieri o ostetriche.  Da domani avremo già 100 nuove figure in più immesse nei presidi più importanti, e domani proseguiremo con le valutazioni.

A che punto è l'ipotesi dell'area fiera

Per la fiera stiamo elaborando il prototipo e grazie alla disponibilità di Fiera Milano si farà carico almeno in parte della realizzazione della location dove verranno posizionati i letti di terapia intensiva da collocare. Abbiamo bisogno di respiratori e del personale, servono 500 medici e almeno 1200 infermieri.

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