Vigile del fuoco muore nel crollo del capannone in fiamme a San Donato FOTO
Era un pompiere volontario di Pieve Emanuele, aveva 49 anni.
Vigile del fuoco muore a San Donato Milanese: è accaduto questa sera in via Giovanni Marcora 29 (foto Bennati).
I VIDEO delle operazioni di spegnimento e le parole del sindaco
Vigile del fuoco muore nell'incendio
La sua squadra stava cercando di domare un incendio divampato all'interno di un capannone, quando il soffitto è collassato, travolgendolo. E' morto così un pompiere volontario 49enne del corpo di Pieve Emanuele.
Il capannone di una ditta di detersivi
Pinuccio La Vigna si trovava con la sua squadra nella sede della Rykem srl, azienda specializzata nella vendita di detersivi, detergenti e prodotti per pulizia.
In un'area industriale non lontano dalla A1
E' successo attorno alle 21.33 in un'area industriale non lontano dall'autostrada. Sul posto tre ambulanze e un'atomedica, oltre ai Carabinieri di San Donato e alle squadre dei Vigili del fuoco. Oltre al pompiere volontario, è rimasto ferito anche un 50enne, non in pericolo di vita.
Il cordoglio della Regione
Il presidente Attilio Fontana a nome dell'intera giunta regionale ha espresso cordoglio e vicinanza alla famiglia di Pinuccio La Vigna, il
volontario dei vigili del fuoco di 48 anni, originario di Campobasso, morto schiacciato dal crollo del tetto di un capannone in fiamme a San Donato Milanese.
"La giunta regionale - ha voluto ricordare il presidente Fontana - ha massima attenzione sul tema sicurezza sul lavoro e, proprio per sottolineare il nostro impegno, nella prima seduta abbiamo deciso di investire 8 milioni nell'assunzione di 40 nuovi addetti a controlli".
"Regione Lombardia - ha ribadito il presidente Fontana - e' in prima linea per garantire la sicurezza nel mondo del lavoro. Ogni anno, secondo una programmazione fondata sul principio della priorita' di rischio, le nostre ATS realizzano mediamente 56.000 interventi controllando 29.000 imprese (aziende con dipendente e lavoratori autonomi), ovvero circa il 6% delle imprese con sede in Lombardia, garantendo un livello di attenzione superiore a quello previsto dai Lea che si ferma al 5%. E' un settore su cui non si puo' mai abbassare la guardia".