Da Pistoia 1500 mazzolini di mimose per le donne di Codogno: la zona rossa non ferma la solidarietà
Un gesto di solidarietà che arriva da lontano, che fa sentire sempre meno soli i Lodigiani.
Certo, non è necessario avere un mazzo di mimose per festeggiare le donne, ma è inutile negarlo: la mimosa è il simbolo di questa importante festività e, senza, non è la stessa cosa. Nonostante la grave situazione che stanno vivendo, le donne di Codogno e della zona rossa potranno comunque festeggiare l'importante giornata dell'8 Marzo con le tradizionali mimose grazie ad un incredibile gesto di solidarietà che viene da lontano.
Solidarietà da Pistoia
La storia, raccontata dai colleghi di PrimaPistoia.it, nasce con la lettura di un articolo di giornale nella notte fra giovedi e venerdi, nel quale gli abitanti di Codogno e in particolare un fioraio del paese si dispiacevano di non poter garantire nemmeno un mazzolino di mimose alle donne della zona rossa, è partita da Pescia (Pistoia) una gara di solidarietà a lieto fine. L'’idea è nata dall’amminisratore Antonio Grassotti.
Superando incredibili ostacoli burocratici legati alle restrizioni di accesso e contatto con l’area dalla quale si è sviluppato uno dei focolai più rilevanti del covid-19, il carico partito nella notte dal Mefit di Pescia è arrivato nella mattinata di sabato, verso le 10, a destinazione.
Arrivati a destinazione tra mille difficoltà
Da quel momento è partita la consegna di 1500 mazzolini di mimose di Pescia alla Protezione Civile di Codogno, che provvederà alla distribuzione a tutte le donne.
L’operazione ha visto la stretta collaborazione fra l’amministrazione comunale guidata dal sindaco di Pescia Oreste Giurlani, che ha la delega alla protezione civile e che ha mobilitato la struttura, e i vertici del Mefit, che hanno a loro volta trovato la massima collaborazione degli operatori del mercato che hanno messo a disposizione una parte della loro notevole e rinomata produzione, al centro in questi giorni degli scambi in vista dell’8 marzo, nonostante la crisi imperante in Italia e Europa.
Il ringraziamento del sindaco di Codogno
Il gesto ha avuto grande risonanza nella cittadinanza di Codogno, che attraverso il sindaco della città Francesco Passerini ha voluto manifestare al suo omologo Giurlani tutta la riconoscenza per un gesto simbolico dall'alto valore morale, in un momento in cui la città ha bisogno di solidarietà e di tornare quanto prima alla normalità.
“Le parole di Passerini, che era commosso per quanto la città di Pescia ha voluto fare per la comunità che amministra, mi resteranno sempre nel cuore e le voglio estendere a tutti i pesciatini- commenta Oreste Giurlani– perché si tratta dell’ennesima, grande dimostrazione del nostro grande cuore. Pescia è sempre vicina a chi ha bisogno e questo gesto simbolico ne è la testimonianza. Al sindaco di Codogno, che ha detto che quando tutto sarà passato vorrà ringraziare di persona Pescia, ho detto che noi siamo a disposizione per dare il nostro contributo alla sua realtà, come abbiamo cercato di fare in ogni circostanza simile”.