Black-out all'Istituto Bassi di Lodi, studenti costretti a tornare a casa urlano "Basta!"
L'unione degli studenti chiede alla Provincia di intervenire tempestivamente.
Studenti a casa perché non funziona il riscaldamento: l'unione degli studenti chiede alla Provincia di intervenire tempestivamente.
Dopo l'ultimo episodio verificatosi nella mattinata di ieri, 27 gennaio 2020, e che ha visto gli studenti costretti a tornare a casa da scuola senza poter entrare poiché la struttura è stata dichiarata inagibile, l'Unione degli Studenti alza la testa e chiede alla Provincia di intervenire, volendo ottenere strutture sicure e a norma, che permettano a ciascuno studente di godere del proprio diritto allo studio e a frequentare le lezioni.
Il comunicato stampa dell'Unione degli Studenti
"Ieri mattina al Bassi di Lodi, per un malfunzionamento della rete elettrica, agli studenti è stato chiesto prima di tornare a casa, e poi qualche ora dopo (con un comunicato sul sito) che le lezioni sarebbero iniziate alle ore 09.00. Questa confusione è dovuta al fatto che la scuola non è stata in grado prima di tutto di garantire il corretto funzionamento delle luci e del riscaldamento nelle classi, e poi di una comunicazione inefficace agli studenti e le studentesse.
Secondo la scuola, come scrive sul comunicato, la causa sarebbe stata "un black-out" del sistema elettrico. In realtà, a quanto pare, il guasto era noto già da sabato... Perché non sono stati fatti i lavori per tempo?"
Incuria dell'edilizia scolastica
"Sono anni che come studenti subiamo l'incuria e il sottofinanziamento dell'edilizia scolastica. Non è un segreto che al Bassi, così come in altre scuole della nostra provincia, ci cada in testa l'acqua in classe, crollino tetti, o non funzioni il riscaldamento. La Provincia deve metterci i soldi! È arrivata l'ora di non stare a guardare, di organizzarsi per cambiare le cose.
L'Unione degli Studenti di Lodi riparte da queste situazioni di disagio indescrivibili per un nuovo anno di battaglie e difesa dei diritti studenteschi, verso una scuola pubblica, laica, gratuita e accessibile a tutti e tutte."