A 2 mesi dalla morte di Zamperoni la donna che gli ha fornito la droga letale viene scarcerata
Una decisione che fa discutere, soprattutto considerando che la donna potrebbe essere responsabile di 4 omicidi.
Sono passati esattamente due mesi dalla misteriosa scomparsa di Andrea Zamperoni, ritrovato il 21 Agosto privo di vita in un Model del Queens.
Angelina Barini unica imputata
Accusata della sua morte, come raccontato più volte, è Angelina Barini, prostituta di 41 anni italocanadese ritenuta responsabile di aver somministrato allo chef lodigiano una dose letale di droga. La donna è stata arrestata ed è rimasta in carcere per quasi due mesi. I giudici federali statunitensi, nonostante le numerose richieste dei legali della donna, in queste settimane hanno sempre negato la sua scarcerazione per la possibilità che la donna potesse reiterare il reato. Barini infatti sarebbe responsabile anche della morte di altri 3 clienti oltre allo chef lodigiano, uccisi con dosi fatali di droga per poi essere derubati dalla stessa prostituta con l'aiuto di due complici.
La Barini ha confessato
La 41enne ha ammesso di aver fornito allo chef lodigiano il mix di Ghb (ecstasy liquida, la così della droga dello stupro) cocaina e alcol, dichiarando però di essere stata obbligata dal proprio protettore con l'aiuto di alcuni complici, ad oggi mai trovati. Per ora infatti la Barini risulta essere l'unica imputata del caso e rischia una condanna da 20 anni di reclusione per gli omicidi commessi.
Nonostante le iniziali perplessità dei giudici, è giunta ieri la notizia dagli Stati Uniti della scarcerazione di Barini, che dovrà presentarsi davanti alla corte federale di Brooklyn il 21 Novembre 2019 per una nuova udienza del processo. Una decisione - quella di scarcerare la 41ene - che fa notevolemente discutere, soprattutto considerando in fatto che la donna potrebbe essere responsabile di 4 omicidi.
Arrivati i risultati dell’autopsia di Andrea Zamperoni, chef lodigiano ucciso a New York