Arrivati i risultati dell'autopsia di Andrea Zamperoni, chef lodigiano ucciso a New York
La famiglia aspettava aggiornamenti da settimane.
La famiglia aspettava aggiornamenti da settimane.
I risultati dell'autopsia di Andrea Zamperoni
Causa della morte sarebbe un mix letale di droga e alcol: questo quanto confermato dai risultati dell'autopsia eseguita nella grande mela sul corpo di Andrea Zamperoni. Risultati che si aspettavano ormai da settimane e che finalmente pongono la parola fine, almeno sotto l'aspetto della causa della morte, a questa terribile vicenda.
Il medico legale occupatosi dell'autopsia dello chef ha affermato che la morte del 33enne lodigiano è stata accidentale, un decesso causato da un mix letale di GHB - la così detta "droga dello stupro" che solitamente viene versata nei cocktail per stordire la vittima - alcol e cocaina.
Il corpo di Andrea era stato ritrovato il 21 agosto 2019 in una stanza di un motel del Queens, poco lontano dall'abitazione del cuoco. A dare l'allarme della sua scomparsa, tre giorni prima, i coinquilini-colleghi di Zampironi che lo avevano visto salire su un taxi senza vederlo mai più tornare.
In carcere una prostituta
A finire in carcere per la morte di Andrea Zamperoni è stata la prostituta Angelina Barini, 41enne di origini italiane, responsabile di aver venduto al 33enne una dose di droga letale. Secondo quanto dichiarato dalla stessa Barini, il suo protettore l'aveva obbligata a non chiamare la polizia e a nascondere il cadavere, prendendo persino in considerazione l’opzione di tagliare il corpo dello chef a pezzi per disfarsene definitivamente.
La donna ha confessato che Zamperoni l’aveva pagata per una prestazione sessuale prima della quale lei gli avrebbe venduto una dose di extasy liquida causandogli un fatale svenimento.
Gli inquirenti sono ancora sulle tracce dei complici della prostituta.
Giallo su morte dello chef che lavorava da Cipriani New York VIDEO
La famiglia di Andrea è ancora in attesa, da New York nessuna novità sulla morte