Evoluzione meteo: fiocchi nel Lodigiano e nel Pavese, la situazione
Per ora solo in collina. E la "nevicata del secolo" di venerdì? Al momento meglio essere prudenti...
Come potete vedere dalla mappa radar del Centro meteo lombardo (sono le 10 di mercoledì 30 gennaio 2019) in questo momento sono in corso precipitazioni nevose nel Comasco, Varesotto, Ovest Milanese e Pavese, oltre che nel Lodigiano.
Meno accumuli del previsto in Lombardia
Ma la notizia è che nelle ultime dodici ore c’è stata un’imprevista evoluzione dei modelli meteo: tradotto, soprattutto in pianura ci saranno pochi accumuli rispetto alle previsioni di ieri.
[ LEGGI ANCHE: Niente bomba di neve, ma accumuli fino a 8 centimetri in Lombardia ]
Allerta Protezione civile
La Protezione civile ha diramato precauzionalmente un’allerta regionale, con tutta probabilità la situazione risulterà meno gravosa rispetto ai timori (dalla mappa si vede bene come la Lombardia sia tutta in allerta gialla), ma resta da vedere: anche la Regione ha ipotizzato un crescendo nel corso della giornata.
QUI L’ALLERTA DELLA PROTEZIONE CIVILE
L’esperto meteo conferma
Al momento vi sono precipitazioni più deboli del previsto e condizioni di colonna (temperatura ed umidità) nei bassi strati al limite: faranno sì che in zone di pianura ci saranno meno accumuli. I modelli questa volta sono diventati affidabili solo a 12 ore dall’evento, a dimostrazione del fatto che in Lombardia fare previsioni di neve è difficile, di accumuli lo è ancora di più.
Così l’esperto meteo seregnese Christian Brambilla.
In collina però la neve c’è, eccome
Già sopra o 250/300mt arriveremo a 3/6 cm di accumuli. È la parte centrale della Lombardia (Brianza monzese, Milanese, Nord Pavese) che è stata tagliata fuori dalle precipitazioni che ci si aspettava. Ad Est invece nessuna precipitazione, come previsto.
Così ancora l’esperto.
E la “nevicata del secolo” di venerdì?
Da qualche giorno si parla in Rete di venerdì come di una giornata campale sul fronte neve, con una caduta di fiocchi “importante”. Ma sarà davvero così?
“Resta tutto da confermare. Siamo a situazioni al limite, bisogna aspettare domani: sicuramente oggi è presto, i modelli non sono ancora concordi e variano ancora parecchio”.
Così chiosa l’esperto.