Spettacolo

Venerdì 4 febbraio Claudio Biso al Teatro alle Vigne

Il quarto appuntamento della Stagione di Prosa con "La mia vita raccontata male", da Francesco Piccolo, con Claudio Bisio.

Venerdì 4 febbraio Claudio Biso al Teatro alle Vigne
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Venerdì 4 febbraio 2022 alle 21.00 al Teatro alle Vigne di Lodi (info 0371 409.855 www.teatroallevigne.com) quarto appuntamento della Stagione di Prosa con La mia vita raccontata male, da Francesco Piccolo, con Claudio Bisio. E i musicisti Marco Bianchi e Pietro Guarracino, musiche Paolo Silvestri, scene e costumi Guido Fiorato, regia Giorgio Gallione; una produzione del Teatro Nazionale di Genova. Arriva così alle Vigne per la prima volta l’attore molto amato dal pubblico.

Claudio Biso al Teatro alle Vigne

Un po’ romanzo di formazione, un po’ biografia divertita e pensosa, un po’ catalogo degli inciampi e dell'allegria del vivere, La mia vita raccontata male ci segnala che se è vero che ci mettiamo una vita intera a diventare noi stessi, quando guardiamo all'indietro la strada è ben segnalata da una scia di scelte, intuizioni, attimi, folgorazioni e sbagli, spesso tragicomici o paradossali. Attingendo dall'enorme e variegato patrimonio letterario di Francesco Piccolo, lo spettacolo si dipana in una eccentrica sequenza di racconti e situazioni che inesorabilmente e bizzarramente costruiscono una vita che si specchia in quella di tutti.

Premio Strega 2014

Premio Strega nel 2014 per "Il desiderio di essere come tutti", Francesco Piccolo è autore di numerosi libri di successo, da La separazione del maschio a Momenti di trascurabile felicità a L’animale che mi porto dentro.
Pluripremiato anche per il suo lavoro di sceneggiatore, ha collaborato tra gli altri con registi come Nanni Moretti, Paolo Virzì, Silvio Soldini, Marco Bellocchio, Francesca Archibugi e con Saverio Costanzo per la serie "L’amica geniale". Autore molto amato da un pubblico eterogeneo, ci regala una scrittura accurata e attenta alle piccole cose di ogni giorno, ai sentimenti come alla coscienza sociale e individuale, ritraendo con garbo e ironia l’Italia dei nostri tempi.
Claudio Bisio e Giorgio Gallione hanno lavorato insieme per la prima volta nello spettacolo Monsieur Malaussène (1997), tratto dall’opera di Daniel Pennac. Nell’ambito dell’esperienza del Teatro dell’Archivolto (che dal 2018 è confluito nel Teatro Nazionale di Genova), è maturato un sodalizio artistico che successivamente ha dato vita agli spettacoli La buona novella (2000), I bambini sono di sinistra di Michele Serra (2003), Grazie di Daniel Pennac (2005), Seta di Alessandro Baricco (2007), Io quella volta lì avevo venticinque anni di Giorgio Gaber e Sandro Luporini (2009), Father and son di Michele Serra (2014).

Claudio Bisio: il comico che dall'81 fa ridere l'Italia

Bisio debutta nel 1981 con la compagnia del Teatro dell'Elfo, dove conosce il regista Gabriele Salvatores, che lo dirige in Sogno di una notte d'estate (1983) e in altre pellicole (tra cui Mediterraneo, 1990, Oscar come miglior film straniero). Lavora anche con Monicelli (I Picari, 1987), Dino Risi (Scemo di guerra, 1985), Giuseppe Bertolucci (Strana la vita, 1987 e I cammelli, 1988), Francesco Rosi (La tregua, 1996). Parallelamente all’attività attoriale e cabarettistica (esercitata allo Zelig), Bisio si impegna come conduttore televisivo e fantasista in programmi televisivi come Striscia la Notizia (1992), Mai dire Gol (1997-1999), Zelig (2000-2012). Ha partecipato al doppiaggio di diversi film d’animazione (L’era glaciale 1, 2, 3) e ha pubblicato alcuni libri di genere comico. Tra i film più recenti  I mostri oggi (2009), Benvenuti al Sud (2010), Bar Sport  (2011), Benvenuti al Nord (2012), Benvenuto Presidente! (2013), Indovina chi viene a Natale? (2013), entrambe del 2014, La gente che sta bene e Confusi e felici, Ma che bella sorpresa (2015), Non c'è più religione (2016), Gli sdraiati (2017), Arrivano i prof (2018), Bentornato presidente (2019), Se mi vuoi bene (2019).
Nel 2022 uscirà l’ultimo film, Vicini di casa, con Vittoria Puccini, Valentina Lodovini e Vinicio Marchioni, regia di Paolo Costella.

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