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Cosa fare a Lodi e provincia: gli eventi del weekend (22 - 23 febbraio 2025)

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Cosa fare a Lodi e provincia: gli eventi del weekend (22 - 23 febbraio 2025)
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Gli appuntamenti da non perdere per il lungo fine settimana a Lodi e provincia: i nostri consigli per sabato 22 e domenica 23 febbraio 2025.

Se invece volete fare un giro fuori zona cliccate qui per scoprire gli eventi del weekend in Lombardia.

(Foto di copertina: Naked, personale di Silvia Rastelli, Bipielle Arte, Lodi)

Cosa fare a Lodi e provincia: gli eventi del weekend (22-23 febbraio 2025)

LODI. Silvia Rastelli - NAKED. Behind the mirror

  • Dal 21 febbraio al 16 marzo 2025 - Bipielle Arte, Via Polenghi Lombardo Spazio Tiziano Zalli

Silvia Rastelli, artista di origine piacentina, figlia d’arte, vive gli anni della sua infanzia nella bottega del padre scultore. Crescendo, sviluppa una passione trasversale per le arti dedicandosi, in particolare, allo studio della danza e alle arti visive, laureandosi in Pittura e successivamente in Area del Contemporaneo all’Accademia di Brera di Milano. Ruba il legno, la materia prediletta del padre, e lo trasforma in un ponte tra i ricordi e la sua contemporaneità: le venature, i truccioli, la carta fino ai loro surrogati plastici, sono gli ingredienti di un racconto autobiografico. Orari di apertura: Giovedì e venerdì 16.00 - 19.00; Sabato e domenica 10.00 - 13.00 e 16.00 - 19.00. Ingresso libero. Maggiori info: bipiellearte@fondazionebipielle.it

Silvia Rastelli - NAKED. Behind the mirror

LODI. L'arte dell'incisione

  • Dal 22 febbraio al 2 marzo 2025 - Ex Chiesa dell'Angelo - Via Tito Fanfulla, 22

La mostra segue la carriera artistica di Lorenzo Bongiorni, mettendo in luce le diverse sfaccettature della sua arte: dalla versatilità tecnica a quella estetica. Nel percorso espositivo sarà possibile visionare numerose opere, realizzate con tecniche che spaziano dall’incisione all’illustrazione. Accanto alle opere fisiche, vi sarà un ledwall/maxischermo che trasmetterà acqueforti, xilografie e acquetinte dell’artista, e le illustrazioni contenute in C’era una volta… Chevuoitu…, libro di favole della scrittrice lodigiana Maria Moretti. La mostra, inoltre, sottolinea e celebra il legame tra l’artista e la musica, la quale è stata spesso un’enorme fonte di ispirazione per le sue opere. A tal proposito, infatti, è stata pensata un’inaugurazione in musica, creata con il supporto dell’etichetta lodigiana EBIM Records e i suoi artisti. L’obiettivo della mostra è quello di illustrare ai visitatori l’universo estetico dell’artista, il quale passa agevolmente e con credibilità dai paesaggi lodigiani a delle creazioni più metafisiche e dense di sentimento. Orari di apertura: Giovedì e venerdì dalle ore 16.00 alle 19.00; Sabato e domenica dalle ore 10.00 alle 12.30 | dalle ore 16.00 alle 19.00. Ingresso libero. Maggiori info CLICCANDO QUI.

Lorenzo Bongiorni - L'arte dell'incisione

LODI. Domeniche in concerto con Enrico Mazzola

  • Domenica 23 febbraio 2025 - ore 17 - Salone della Associazione Musicale "F. Gaffurio" APS (via Solferino 20)

Rassegna pianistica organizzata da Amici della Musica "A.Schmid" e Associazione Musicale F. Gaffurio. Musiche di Thalberg, Listz e Rossini. Ingresso simbolico 1€. Maggiori info CLICCANDO QUI.

Domeniche in concerto

LODI. Marco De Sanctis. Le Piangenti

  • Fino al 16 marzo 2025 - Palazzo Galeano, corso Umberto I 50

Mostra personale di Marco De Sanctis, che inaugura la nuova programmazione espositiva pensata per il 2025. La mostra si sviluppa come un duplice intervento che coinvolge la vetrina di Palazzo Galeano in Corso Umberto, dove è esposta una nuova produzione su carta dedicata alle nuvole e il cortile della Biblioteca Laudense in via Fanfulla 2 che ospita una scultura che, come evoca il titolo, è tratta dalla serie intitolata “Les Pleureuses”.
“Le Piangenti”, termine che declina l’intera serie al femminile anche se non identifica il genere esteriore dei soggetti, raffigurano calchi di frammenti di sculture classiche, modificati con l’innesto di elementi naturali all’altezza della fronte. Attraverso l’apposizione di ossidi e l’esposizione alla pioggia, questi inserimenti generano reazioni chimiche dando così corpo a delle colature che rievocano il pianto. Un pianto liberatorio che non rimanda alla debolezza quanto al lamento funebre, richiamando alla memoria le antiche figure delle prefiche che avevano un ruolo fondamentale nell’elaborazione collettiva del lutto, assumendo comportamenti codificati e rituali.
La scultura “La Pleureuse (The Sweeper)” presentata presso il cortile della Biblioteca Laudense è il risultato della fusione in bronzo di un busto che riprende il modello classico del Laocoonte, sulla cui fronte sono state impiantate due grandi foglie d’agave. La pioggia, convogliata verso le orbite oculari, attraverso la reazione di ossidi metallici, ha generato delle lacrime verderame enfatizzando la carica espressiva dell’immagine. Anche le opere su carta sono soggette a una reazione chimica. Il nuovo lavoro dal titolo che occupa la vetrina è realizzato su di un supporto preparato con sali (nitrati, solfato di rame e sali minerari mescolati a polvere di bronzo e ossidi di rame) che, posti a contatto con la pioggia, creano delle forme risultate dalle colature. Come se l’artista avesse commissionato alle precipitazioni lodigiane il disegno delle nuvole. Maggiori info CLICCANDO QUI.

Marco De Sanctis, La Pleureuse

 

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