Prima volta a San Siro? Ecco una guida su come arrivare allo stadio di Milano

Prima volta a San Siro? Ecco una guida su come arrivare allo stadio di Milano
Pubblicato:

San Siro. Per qualcuno è solo un luogo, per altri è un rito. Che tu ci arrivi per la prima volta, per assistere a una partita o per vivere un concerto, lo Stadio Giuseppe Meazza — questo il suo nome ufficiale — non è mai solo una destinazione. È un’esperienza che comincia molto prima del primo fischio o della prima nota. Inizia da quando metti piede a Milano e ti chiedi: e adesso, come ci arrivo?

In questa guida, trovi indicazioni pratiche e aggiornate per raggiungere San Siro con ogni mezzo possibile. Ma anche qualche dettaglio che, forse, nessuno ti aveva detto.

Dalla stazione al tempio del calcio: come muoversi in metropolitana

Milano ha un vantaggio che molte città europee ancora invidiano: una rete metropolitana estesa, intuitiva e, nei giorni di grandi eventi, potenziata. La linea M5 (lilla) è la chiave d’accesso più diretta: scendi a San Siro Stadio e sei praticamente ai cancelli. Ma la M5 non è sempre accessibile da ogni parte della città.

Se arrivi alla Stazione Centrale, prendi la M2 (verde) in direzione Assago e scendi a Garibaldi. Qui puoi cambiare sulla M5 fino a destinazione. Dalle stazioni di Lambrate, Porta Genova, Cadorna, le combinazioni sono simili, e tutte prevedono — chi più, chi meno — un passaggio obbligato su quella linea lilla.

Una nota utile: nei giorni di eventi, alcune stazioni come Segesta e Ippodromo vengono chiuse poco prima del termine della manifestazione. San Siro Stadio e Lotto restano le alternative valide, ma preparati a fare un tratto a piedi, soprattutto se non ami gli spazi affollati.

Il mistero del corridoio chiuso tra M1 e M5

A volte sembra una leggenda metropolitana. E invece è vero: per motivi di sicurezza, il corridoio interno tra M1 e M5 alla stazione Lotto può essere chiuso. In quel caso, devi uscire dai tornelli della linea in cui sei e rientrare in quelli dell’altra. Nessun sovrapprezzo: il biglietto resta valido. Ma il disagio può cogliere impreparati chi non lo sa. E nelle ore di punta, ogni minuto in meno passato in fila è un privilegio.

Linee di superficie: tra deviazioni e potenziamenti

Chi predilige tram e autobus scoprirà che raggiungere San Siro in superficie può essere tanto suggestivo quanto imprevedibile. La linea 16 ti porta fino a Piazzale Axum, proprio accanto allo stadio. La 49, invece, subisce modifiche due ore prima e un’ora dopo gli eventi: in direzione San Giusto, Novara, Melozzo da Forlì. Le linee 64, 80, 78 e 98 seguono logiche simili.

Nei momenti clou, le vetture vengono aumentate, ma i percorsi possono cambiare all’improvviso. Anche il più esperto degli utenti ATM, talvolta, rimane spiazzato. L’unico consiglio valido è consultare in tempo reale la pagina dei trasporti o le mappe aggiornate.

Taxi e navette: quando il mezzo privato è (quasi) l’unica scelta saggia

Se preferisci evitare il groviglio delle linee pubbliche nelle ore post-evento, potresti considerare soluzioni su gomma. Dalla stazione Lampugnano, ad esempio, partono navette che ti lasciano a due passi dallo stadio. Ma attenzione: anche queste, al termine dell’evento, potrebbero essere prese d’assalto.

Una valida alternativa è la prenotazione taxi a Milano, che può essere effettuata in anticipo attraverso servizi specializzati. È una scelta che molti trascurano, ma che nei giorni di pioggia o con bagagli a seguito può fare la differenza.

L’auto: un rischio calcolato

Arrivare in auto? Si può. Ma richiede una certa perizia nella lettura delle mappe urbane e una discreta dose di pazienza. Da qualunque direzione tu provenga (A1, A4, A7 o A8), l’uscita consigliata è sempre la stessa: Milano Via Novara. Da lì, le indicazioni per San Siro sono chiare, ma la viabilità, nei giorni di eventi, si trasforma in un incastro lento di lamiere e clacson.

Il parcheggio ufficiale si trova davanti all’ingresso 8. È a pagamento e non custodito. Altrimenti, puoi tentare la sorte tra le strisce blu delle vie adiacenti o puntare su un parcheggio di interscambio ATM, usando poi la metro.

Il momento giusto per arrivare

Una partita di Champions o un concerto internazionale non iniziano mai all’orario previsto. Iniziano molto prima. La folla, i controlli, l’atmosfera elettrica… tutto richiede tempo. Se sei nel settore con posti numerati, un'ora d'anticipo è più che sufficiente. Se sei in curva, chi tardi arriva male alloggia. E la curva non perdona.

Un’ultima deviazione per i golosi

Dopo l’evento, mentre le strade si intasano e i tornelli vengono smontati come sipari a teatro, c’è ancora tempo per un’ultima tappa: i paninari fuori dallo stadio. Carretti fumanti, aromi grassi e birra ghiacciata. Oppure, per chi cerca un pasto più composto, la vicina via Novara offre pizzerie e trattorie aperte anche a tarda sera.

Qualcosa ti dice che la prossima volta non sarà la tua “prima”. E, probabilmente, avrai già in mente la scorciatoia migliore.

 

Seguici sui nostri canali