Settore Automotive

Gomme, le '4 stagioni' resistono al calo delle vendite: i dati ETRMA del 2023

Gomme, le '4 stagioni' resistono al calo delle vendite: i dati ETRMA del 2023
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Nell'ambito del mercato delle gomme di ricambio per auto, gli pneumatici multistagionali rappresentano l'unico segmento di prodotto in grado di resistere al trend negativo degli ultimi anni. È quanto evidenziano anche i dati ETRMA relativi alle vendite in Europa nel 2023; il comparto continua a risentire degli effetti dell'inflazione e dell'onda lunga del conflitto in corso in Ucraina, che si ripercuote sui prezzi dell'energia e delle materie prime.

Il rincaro dei prezzi di vendita al dettaglio tende ad influenzare in maniera sempre più pronunciata le abitudini di acquisto degli automobilisti; questi, infatti, da un lato optano con maggior frequenza per le gomme multistagionali - in luogo di quelle estive e invernali - e, assecondando un trend già estremamente diffuso per altre categorie merceologiche, scelgono di fare i propri acquisti online.

Questa tendenza è dovuta perlopiù all'esigenza di risparmiare, intercettando l'opzione con il miglior rapporto qualità prezzo. Inoltre, la disponibilità di prodotti online è estremamente ampia e variegata, in quanto spazia tra prodotti molto economici a modelli di fascia alta; attraverso rivenditori specializzati come Euroimportpneumatici, ad esempio, è possibile pneumatici Michelin 4 stagioni o di altri brand di riferimento a livello internazionale, così come le ultime novità proposte anche da marchi meno rinomati o presenti da poco tempo sul mercato europeo.

Più in generale, l'espansione dell'e-commerce di settore è ascrivibile anche alla progressiva integrazione dei canali di vendita; rispetto al passato, l'acquisto passa attraverso una serie di valutazioni (sia di natura tecnica che economica) da parte dell'automobilista. In altre parole, mentre in passato si cercavano informazioni online per poi comprare presso l'officina di fiducia, oggi il meccanismo è più complesso: i retailer fisici, al pari di quelli digitali, rappresentano una fonte primaria di informazioni, che gli utenti utilizzano per orientarsi rispetto all'offerta merceologica disponibile e valutare l'acquisto del prodotto più conveniente o che meglio risponde alle proprie esigenze pratiche e di budget.

I dati ETRMA sulle vendite di pneumatici

A fine gennaio, l'ETRMA (l'associazione dei produttori europei di gomme e pneumatici) ha diffuso - tramite una nota stampa sul proprio sito ufficiale - il consuntivo dei dati commerciali relativi al 2023. "Le vendite" - si legge nel comunicato - "sono calate in tutti i segmenti di mercato degli pneumatici di ricambio, laddove le condizioni climatiche invernali hanno sospinto le vendite delle gomme multistagionali e di quelle invernali". Per quanto riguarda, invece, il quadro offerto dai dati annuali, l'ETRMA sottolinea come "ogni categoria di prodotto ha fatto registrare un trend negativo nel 2023 rispetto al 2022; i segmenti ad aver subito l'impatto maggiore sono quelli degli pneumatici di ricambio per i veicoli agricoli (-30%), seguiti dagli pneumatici per bus e autoarticolati (-17%), da quelli per motociclette (-11%) e dalle gomme di ricambio (-8%)".

Nello specifico, il calo complessivo registrato nel 2023 (-8%) è frutto delle performance negative offerte dalla maggior parte dei segmenti (-9% le gomme estive, -13% quelle estive), bilanciate solo in parte dall'incremento delle vendite di pneumatici multistagionali, cresciute del 7% rispetto al 2022. Anche il dato relativo all'ultimo trimestre del 2023 (paragonato allo stesso periodo dell'anno precedente), fotografa una situazione analoga, con le coperture all season in crescita (+15%), seguite dalle gomme invernali (+2%), a fronte di un decremento generalizzato da parte degli altri segmenti merceologici.

Il Segretario Generale dell'associazione, Adam McCarthy, ha così commentato i dati contenuti nel report: "Le cifre confermano il trend negativo osservato a partire da giugno 2022; questi risultati sono dovuti principalmente ad un calo della domanda, determinato dai costi dell'inflazione delle materie prime, dell'energia e del lavoro, così come dalla riduzione delle scorte all'interno dei canali di distribuzione".

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