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Totem eliminacode come una barriera architettonica?

Questi strumenti, seppur comodi per certi aspetti, possono creare problemi a chi non è avvezzo alla tecnologia 

Totem eliminacode come una barriera architettonica?
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Campagna di sensibilizzazione per migliorare i totem eliminacode in Enti pubblici e operatori privati, strumenti spesso considerati come delle barriere architettoniche.

Migliorare i totem eliminacode

Oggi la gestione di un servizio offerto ai cittadini è un’attività che richiede organizzazione, pianificazione e l’impiego degli strumenti giusti. Da un lato è importante rendere l’attesa funzionale e veloce per gli utenti, dall’altro gli strumenti tecnologici, come i totem eliminacode, devono dare la possibilità di completare in autonomia i servizi sin dal momento in cui gli utenti mettono piede in una struttura.

Molteplici sono i benefici che derivano dalla scelta di aggiungere questo strumento in un sito pubblico/privato, soprattutto se la struttura è grande ed offre diversi servizi: in primo luogo, alleggerisce il carico di lavoro degli addetti, permettendo una gestione più efficiente ed un maggiore controllo sulle prenotazioni; le sale d’aspetto sono, in secondo luogo, il primo spazio dove l’utente entra in contatto con la struttura, presentarsi sin da subito con un servizio efficace ed altamente tecnologico migliora anche la reputazione ed il senso di fiducia che il cittadino ripone nella struttura stessa.

Barriere Architettoniche?

Chi si occupa e preoccupa di segnalare Barriere Architettoniche solitamente tratta solo i luoghi, tragitti, rotonde, marciapiedi ecc., su casi specifici le segnala all’interno di un sito ad esempio mancanza di ascensore o altro.

"Anche noi come Italexit ci occupiamo e preoccupiamo per questo ed abbiamo verificato, testando personalmente, che per l’utenza, o meglio per i cittadini, anche l'introduzione dei totem eliminacode viene considerata una barriera architettonica soprattutto da anziani e cittadini fragili", dichiarano Stefano Buzzi Segretario Provinciale Lodi e Domenico Ossino Segretario città di Lodi.

"Questi strumenti, seppur comodi per certi aspetti, creano problemi a chi non è avvezzo alla tecnologia, in strutture pubbliche e private abbiamo riscontrato che soprattutto per anziani e portatori di handicap, sono spesso non idonei a soddisfare tutte le tematiche del disagio fisico. Per far capire il concetto citiamo la criticità maggiormente rilevata: per i disabili ipovedenti il 99% dei sistemi totem installati è off-limits, difficilmente c’è una voce guida per dare indicazioni all’utente, quando va bene c’è il classico "din don". Oggi con la tecnologia avanzata che abbiamo, sicuramente è possibile pensare di dare un servizio ad hoc a tutti nel modo migliore, invece di recare disagio".

Campagna di sensibilizzazione

"Con questo comunicato lanciamo una campagna di sensibilizzazione verso tutti i possessori di sistemi Totem elimina code (Comuni, ASST, ATS, Banche, Posta, Supermercati, ecc.) affinché verifichino che il loro servizio dedicato all’utenza non lasci “indietro nessuno”. Ci rivolgiamo anche alle associazioni operanti nell’ambito della disabilità: ANMIC, UIC, ANMIL, ENS, ecc., affinché anch’esse segnalino le criticità in essere, per dare un servizio migliore a tutti i cittadini.

Anche i mass media possono avviare un’indagine sullo stato di fatto di questi sistemi tecnologici facenti parte del vivere quotidiano di ognuno di noi".

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