Scalinata Federico II ancora nessuna novità

Andrea Ferrari, Partito Democratico: “Il Sindaco si ricorda improvvisamente della Scalinata chiusa ormai da oltre un anno”.

Scalinata Federico II ancora nessuna novità
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Scalinata Federico II: per il Partito Democratico ancora nessuna novità da parte del Sindaco.

Scalinata Federico II

“C’è voluta l’iniziativa promossa la settimana scorsa dal Pd per ricordare al Sindaco che la scalinata Federico II è ormai chiusa da più di un anno, nonostante il primo cittadino ne avesse incautamente promesso la riapertura entro la fine del 2017. E il sopralluogo dell’altro giorno non ha aggiunto niente a quanto già si sapeva, vale a dire che la riapertura della scalinata non dipende dalla ristrutturazione delle mura di piazzale Zaninelli (su cui peraltro la giunta è completamente ferma), ma dallo spostamento della cabina di trasformazione dell’Enel. Lo dice Andrea Ferrari segretario del Circolo di Lodi del Partito Democratico.

Il sollecito all’azienda

“E’ allora il caso di segnalare al Sindaco – prosegue Ferrari - che il progetto di costruzione della nuova cabina sull’area verde del parcheggio adiacente l’arco di Porta Cremona è stato depositato in Comune da e-distribuzione Spa il 28 giugno 2017 ed il successivo 20 luglio è passato all’esame della Commissione per il Paesaggio, che ha espresso un giudizio di massima favorevole, chiedendo che la cabina venga rivestita con mattoni di recupero simili a quelli presenti e che venga schermata da una bordura fiorita “identica a quella presente nell’aiuola spartitraffico posta a fronte della cabina”. Peccato che da allora (ed è passato quasi un anno) non si sia saputo più nulla: non spettava all’amministrazione sollecitare l’azienda a realizzare l’intervento, a cui è legata la sospirata riapertura della scalinata?

E i finanziamenti?

“Nel frattempo, - conclude Ferrari - si continua a restare in attesa degli 800.000 euro per la ristrutturazione delle mura di piazzale Zaninelli promessi il 31 maggio 2017 (a 10 giorni dal primo turno delle elezioni comunali) dall’allora consigliere regionale e attuale parlamentare di Forza Italia, Claudio Pedrazzini, che si era impegnato a fare stanziare quei fondi nella manovra di assestamento del bilancio della Regione, che sarebbe stata poi approvata (ovviamente senza un euro per Lodi) il 27 luglio.

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