Lobby nera

Pd Lodigiano "Le estromissioni dei dirigenti locali vicini a Casa Pound e Lealtà e Azione non basta"

"Non esauriscono l'obbligo di Fratelli d'Italia di fare chiarezza e prendere nettamente le distanze dall'estrema destra, a partire dal segretario provinciale Invernizzi." 

Pd Lodigiano "Le estromissioni dei dirigenti locali vicini a Casa Pound e Lealtà e Azione non basta"
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"Le estromissioni dei dirigenti locali che collaborano attivamente con Casa Pound e Lealtà e azione non esauriscono l'obbligo di Fratelli d'Italia di fare chiarezza e prendere nettamente le distanze dall'estrema destra, a partire dal segretario provinciale Invernizzi."

Il comunicato del Pd Lodigiano

In una nota il Pd Lodigiano chiede chiarezza ai vertici

L’estromissione da Fratelli d’Italia del responsabile organizzativo provinciale Emanuele Niccolini, del segretario del Circolo di Lodi, Omar Lamparelli, e di quello del Circolo di Sant’Angelo, Eugenio Carriglio (peraltro tutti ancora segnalati in carica sul sito web del partito) non ha del tutto risolto il tema della ambiguità di rapporti nel Lodigiano tra la destra istituzionale e quella radicale connotata da suggestioni neofasciste.

Innanzitutto, a imporre una distinzione tra i ruoli di rappresentanza in FdI e la partecipazione ad altre formazioni che sono espressione di un’area estrema (Casa Pound, Forza Nuova, Lealtà e Azione) sono stati i vertici nazionali del partito: da Lodi, invece, nessuna iniziativa.
In secondo luogo, non è per nulla consolante che, una volta messi di fronte ad un bivio, le tre figure in questione abbiano scelto di lasciare FdI, piuttosto che rompere con certi ambienti della destra: significa che questa è la loro identità (d’altra parte, continuano a rivendicarla) e che in questi anni il partito a livello locale non è riuscito a evitare che questa “anima nera” trovasse così tanto spazio e così tanta importanza al suo interno.
Probabilmente, più che non riuscirci non lo ha voluto.

"Invernizzi finge di non capire"

La reazione del segretario provinciale Gianmario Invernizzi a queste estromissioni assomiglia infatti più ad una semplice presa d’atto, velata anzi di un certo dispiacere, che non ad una consapevole svolta rispetto a comportamenti che era indispensabile cambiare.
Invernizzi finge di non capire che la questione non sta nella incompatibilità formale di una “doppia iscrizione”, ma nella impossibilità sostanziale per una forza che si voglia definire democratica di dialogare e collaborare con formazioni che negano i fondamenti della nostra democrazia repubblicana nata dalla lotta di Liberazione contro il nazifascismo. La necessità di una chiara e netta presa di distanza da estremismi che sino ad ora sono stati sottovalutati, tollerati e talora persino apprezzati, resta quindi immutata.

Domande che cercano risposte

Così come si pone con urgenza la necessità di un chiarimento anche a livello istituzionale, perché l’uscita di Carriglio da Fratelli d’Italia non equivale al momento alla sua uscita dalla maggioranza che amministra il Comune di Sant’Angelo Lodigiano: per il Sindaco Villa è tutto a posto? E ancora: il Sindaco di Pieve Fissiraga, Igor Guerciotti, non avverte l’esigenza di chiarire definitivamente chi abbia presentato la domanda di utilizzo di uno spazio pubblico per ospitare una manifestazione che si è poi rivelata un raduno di Lealtà e Azione?
E se a fare domanda è stata Fratelli d’Italia perché non ha detto nulla quando si è trovato “in casa” tutt’altro, arrivando a esprimersi sulla questione solo dopo che l’Osservatorio Democratico sulle Nuove Destre l’aveva portata alla luce? Sono domande serie ed importanti, che attendono risposte tempestive e convincenti.

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