Patrizia Baffi lascia il Pd e aderisce a Italia Viva "per coerenza e lealtà"

La consigliera regionale di Codogno pensa alle persone e al territorio "Continuerò a sostenere le minoranze".

Patrizia Baffi lascia il Pd e aderisce a Italia Viva "per coerenza e lealtà"
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La consigliera regionale di Codogno pensa alle persone e al territorio "continuerò a sostenere le minoranze!".

Che cosa l'ha portata a decidere di lasciare il Pd per aderire a Italia Viva?

"Io non ho mai avuto una tessera di partito, ero un consigliere comunale civico dal 2011, e ho deciso di aderire al Pd perché nel 2012, quando Matteo Renzi ha presentato il suo progetto per il paese, mi ha convinta che poteva concretizzarsi solo con l'adesione al partito, per questo in questi 7 anni ho lavorato intensamente sia per il Partito Democratico che come consigliere regionale. Non posso nascondere però che siano stati di 7 anni travagliati, caratterizzati da molti conflitti interni.

Oggi nel partito c'è stata una scissione che, come tutte le scissioni, è necessariamente dolorosa ma che pone più chiarezza nelle idee di chi ne fa parte. Italia Viva si riconosce in principi più liberali, riformatori e moderati, ed è in questa parte del partito che mi identifico, mi ridà passione e voglia perché rivedo in questo progetto quello che mi ha portato a fare politica."

Perchè non si rispecchia più nel Pd?

"Oggi il Pd sta cambiando, spostandosi sempre più verso sinistra. Aderire a Italia Viva rispecchia una scelta più moderata e riformista, è un passaggio naturale rispetto al mio percorso politico.

Oggi c'è stata una svolta politica, legata anche al ricollocarsi del PD più a sinistra ma il mio percorso è da moderata, con i miei principi liberali resto nel centro - sinistra. Questo non vuol dire cambiare rotta: ho fatto una dichiarazione al Presidente del Consiglio e continuerò a sostenere le minoranze facendo opposizione al Governatore Fontana come ho sempre fatto fin'ora."

"In molti mi hanno manifestato vicinanza e supporto"

"In questi giorni sono tante le persone che mi hanno scritto, ho ricevuto moltissime dimostrazioni di vicinanza e stima, riconoscimento del lavoro che ho fatto in un anno e mezzo. Aderisco a un partito riconoscendomi nei valori, ma per me vengono sempre prima le persone e il territorio, posso sembrare super partes e forse il fatto che sia così libera non piace, ma sono a posto con la mia coscienza e questo mi viene riconosciuto anche da tutte le persone che mi hanno sostenuto in questi giorni."

Continuerà a sostenere le minoranze

"Continuerò a sostenere le minoranze consiliari di Regione Lombardia, non c'è alcun dubbio su questo. In ogni caso non è un vero cambio di casacca perché un partito che si è scisso e io sono rimasta fedele alle mie convinzioni, rimanendo nel pezzettino del Partito Democratico che ha fondato Italia Viva. Di certo non è per ambizioni personali o opportunismo, perché abbandono un 20% sicuro, ma è una scelta fatta per coerenza e passione, nella speranza che si lavorare in serenità per le persone. "

Il Pd lodigiano non ha preso bene la scelta di Baffi

Il Partito Democratico ha diffuso un comunicato in merito alla scelta di Baffi di abbandonare il Pd, manifestando una certa contrarietà nei modi della comunicazione e, in parte, del lavoro svolto.

"A lasciare sconcertati sono state le modalità con cui Patrizia Baffi ha lasciato il Partito Democratico, affidate a tre righe di laconica comunicazione inviate in posta elettronica alla segreteria provinciale nel primo pomeriggio di venerdì 18 ottobre, rigorosamente dopo aver già dato la notizia alle agenzie di stampa.
Un comportamento che lascia senza parole: tutto ciò che Patrizia Baffi ha concesso a quella che era la sua comunità (che l’ha sostenuta e affiancata, prima con il voto e poi con la collaborazione dei suoi organismi e dei suoi attivisti) è stata una fredda comunicazione via email.
Non è questo il modo in cui il Partito Democratico concepisce e vive l’impegno politico e istituzionale e a dire il vero questa differenza di sensibilità e di attitudine con Patrizia Baffi era già emersa per molti aspetti ed in numerose circostanze, con le difficoltà a mantenere un rapporto costante, con la sua sporadica partecipazione al lavoro degli organismi territoriali, con ripetute distinzioni sulla linea da tenere su alcune tematiche, con il disconoscimento di un principio di solidarietà che vede tutti gli eletti del Pd a cariche che prevedono indennità contribuire alle spese per le attività nei circoli e a livello provinciale. Da parte nostra, non verrà meno il rispetto per la libertà di scelta che deve essere riconosciuta a Patrizia Baffi come a chiunque: le auguriamo buona fortuna.

La risposta di Baffi alle accuse del Pd: “In Italia Viva per una questione di coerenza e lealtà”

 "Ho deciso di aderire a Italia Viva in coerenza con il mio percorso politico. Chi mi conosce, lo sa: ho sempre evitato di prendere parte al contenzioso tra correnti interne al Pd, lavorando per smussare  i continui conflitti, tanto che durante le primarie, regionali e nazionali,  ho sostenuto i candidati al di là delle appartenenze alle correnti, doperandomi per l’unità del partito: questa non è incorenza.
Ci tengo a sottolinearlo: una buona convivenza richiede reciprocità. Proprio perché credo in questi valori, ho scelto di aderire a Italia Viva. È una scelta che riflette il primo punto della carta dei valori presentata alla Leopolda ieri, cui ho partecipato, dallo stesso Matteo Renzi. In Italia Viva saranno bandite le correnti. Lavoreremo insieme per risolvere i problemi.

A quanti in queste ore hanno criticato la mia scelta, rammento che non ho mai avuto incarichi remunerati nel partito Democratico ma che sono stata votata dagli elettori attraverso le preferenze. Vorrei anche aggiungere che ho sempre regolarmente pagato il tributo dovuto in favore del partito lombardo. Con il Provinciale, invece, dovevo trovare un accordo  dal momento che contemporaneamente come segretaria di Circolo a Codogno ne ho sempre autonomamente sostenuto le spese. A proposito di coerenza, di valori e d’impegno concreto parlano per me i numeri. In Consiglio Regionale le mie presenze sono del 100%. La mia presenza sul territorio è riconosciuta dall’enorme numero di mail che in queste ore ho ricevuto da molti che mi chiedono come si fa ad aderire a Italia Viva".

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