Il Ministro Centinaio nella Bassa: "La ricerca è eccellenza italiana" FOTO

“La ricerca è tra le eccellenze che abbiamo in Italia e va sostenuta attraverso regole e fondi".

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Il Ministro dell’Agricoltura Gian Marco Centinaio, in visita all’Istituto Spallanzani di Rivolta, si confronta in un dialogo aperto volto a valorizzare agricoltura e zootecnia.

Ministro Centinaio all’Istituto Spallanzani

“La ricerca è tra le eccellenze che abbiamo in Italia e va sostenuta attraverso regole e fondi. Per le regole è necessario che intervenga la politica con un supporto chiaro e concreto; per i fondi, è necessario tornare a finanziarla, sia con aiuti pubblici, ma anche pensando a una forma di agevolazione fiscale per tutti quei privati che vogliono investire su di essa, e sono certo che ce ne siano. L’obiettivo del nostro Ministero è quello di favorire un dialogo costruttivo tra istituzioni, associazioni di categoria, mondo agricolo, mondo universitario e mondo della ricerca per capire insieme in che direzione andare e che azioni concrete intraprendere. Dall’altra parte compito della ricerca sarà quello di essere aperto verso l’esterno, comunicare i risultati importanti che ottiene, l’eccellenza che rappresenta e l’utilità che può avere per la collettività, divulgandoli in modo chiaro e comprensibile al grande pubblico e ai possibili investitori”.

Con queste parole il Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari Forestali e del Turismo Gian Marco Centinaio interviene nel talk “Ricerca e istituzioni: un dialogo aperto per valorizzare agricoltura e zootecnia” tenutosi all’Istituto Lazzaro Spallanzani di Rivolta d’Adda questa mattina, lunedì 29 aprile 2019. Il talk incentrato sui temi della ricerca in ambito agro-zootecnico e moderato dal Direttore della Provincia di Cremona Marco Bencivenga, ha visto confrontarsi col Ministro, Fabio Rolfi(Assessore Regionale all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi), Giovanni Malanchini (Segretario Ufficio di Presidenza Regione Lombardia), Ettore Prandini (Presidente dell’Istituto Lazzaro Spallanzani), Marina Montedoro (Direttore dell’Istituto Lazzaro Spallanzani) e Fabio Calvi (Sindaco di Rivolta d’Adda).

Orgogliosi di investire in ricerca

“Regione Lombardia – commenta Fabio Rolfi, Assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi di Regione Lombardia – è tra i primi posti in Italia sia per fondi messi a disposizione della Ricerca, sia per capacità di spesa. Siamo orgogliosi di investire in ricerca una significativa parte delle risorse regionali perché la ricerca è il motore dell’innovazione, della competitività e del progresso tecnologico delle nostre imprese. Solo per citare qualche dato nel prossimo triennio investiremo ben 750 milioni di euro in ricerca e innovazione in generale. Ma anche nel settore agricolo stiamo cercando di valorizzare la ricerca perché rappresenta un elemento strategico per la crescita delle aziende agricole. Durante la programmazione PSR – spiega Rolfi – 2014-2020 sono stati attivati alcuni bandi dedicati alla ricerca. Penso all’Operazione 16.2.01 ‘Progetti pilota e sviluppo di innovazione’ con una dotazione di 3 mln di euro e all’Operazione 10.2.01 ‘Conservazione della biodiversità animale e vegetale’, chiusosi recentemente, con una dotazione di circa 3,5 mln di euro. Nel 2018 abbiamo, inoltre, aperto un bando specificatamente dedicato al finanziamento di progetti di ricerca in campo agricolo e forestale con una dotazione di circa 3 mln di euro. Queste risorse – conclude l’Assessore – sono la dimostrazione che per Regione Lombardia la ricerca è al centro del dibattito e dell’interesse: la presenza sul territorio di un Istituto di ricerca di respiro nazionale, come lo Spallanzani che da oltre 75 anni si mette al servizio del mondo agricolo e zootecnico lombardo con le sue competenze, è ulteriore motivo di orgoglio per Regione Lombardia”.

“Come presidente di un istituto di ricerca nazionale – commenta Ettore Prandini, presidente dello Spallanzani – che di zootecnia ed agricoltura si occupa da oltre 75 anni, accolgo come segnale molto positivo la visita del Ministro Centinaio e dell’Assessore Rolfi. Da sempre sostengo con fermezza che il sistema paese deve investire e dare maggiore peso alla ricerca, la cui importanza oggi è ancora troppo marginale, soprattutto in un settore come quello agroalimentare. La ricerca è uno strumento indispensabile a disposizione delle nostre aziende e della nostra politica per valorizzare a 360 gradi agricoltura e zootecnia made in Italy. Ringrazio quindi il Ministro Centinaio per essersi confrontato con noi oggi sul tema e per la sensibilità ed attenzione che dimostra verso questo settore strategico”.

“La presenza del Ministro Centinaio e dell’assessore Rolfi nel nostro Istituto – aggiunge Marina Montedoro, Direttore dell’Istituto Spallanzani – è per noi motivo di orgoglio. Non solo perché Spallanzani ricopre un ruolo importante nel contesto del sistema ricerca nazionale e lombardo, ma anche perché l’Istituto è nato, a suo tempo, su spinta del Ministero dell’agricoltura e, da allora, è sempre stato uno strumento a supporto del Mipaaft per le tematiche riguardanti zootecnia, miglioramento genetico e tutela della biodiversità. L’Istituto si impegnerà anche in futuro, nell’ambito delle sue competenze, ad essere al fianco delle Istituzioni, di Regione Lombardia e del Mipaaft, con l’obiettivo di supportare e contribuire allo sviluppo e competitività del settore agroalimentare”.

La visita all’Istituto

Il talk è stato preceduto da una visita istituzionale del Ministro Centinaio all’interno dei laboratori, in particolare quelli di Seminologia e Criobiologia, Embriologia e Genetica Molecolare, fiore all’occhiello, dell’Istituto Lazzaro Spallanzani, considerato centro di eccellenza della ricerca italiana ed europea negli ambiti della riproduzione e selezione animale, qualità e sicurezza dei prodotti di origine animale, acquacoltura e microalghe. Negli ultimi anni, attraverso il progetto del Polo delle Microalghe, l’Istituto è impegnato anche nello sviluppo applicativo delle microalghe nei settori cosmetico, farmacologico, nutraceutico, mangimistico e bio-remediation, cioè il recupero dei sottoprodotti e reflui agro-zootecnici.

 

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