Codogno, prolungato il termine per consentire alle famiglie di pagare la scuola

"Pagare è un atto dovuto e segno di educazione, civiltà e rispetto".

Codogno, prolungato il termine per consentire alle famiglie di pagare la scuola
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L'Assessore all'Istruzione di Codogno, Prof.ssa Maria Rapelli, dichiara il prolungamento del termine per risanare i debiti delle famiglie morose.

Il comunicato dell'Assessore all'Istruzione di Codogno

La scuola è importante, su questo non c’è dubbio, questo assessorato e il Comune di Codogno la sostengono e la sosterranno sempre. E’ la scuola che mette in condizioni l’essere umano di esprimersi e comprendere, e così rapportarsi al meglio e con rispetto con i propri simili.
Ecco quindi, qui di seguito, con la massima chiarezza e serenità quanto l’amministrazione ha comunicato ai componenti le minoranze consiliari, affinché con la medesima chiarezza il messaggio possa arrivare all'intera cittadinanza.

Dare tempo affinchè nessuno resti indietro

"E’ stato comunicato che l’amministrazione ha deciso di posticipare la data ultima per poter regolarizzare le posizioni debitorie sino al termine del mese di ottobre, per dare modo anche alle ultime famiglie di attivarsi: questo significa dare tempo affinché nessuno resti indietro. Questa decisione è stata assunta in accordo con la Presidenza dell’Istituto comprensivo affinché questo si potesse organizzare.
Nell'elenco delle famiglie debitrici (al momento 22) i servizi sociali non hanno riscontrato situazioni degne di tutela.

Intendiamo proseguire, con la massima apertura e attenzione, affinché un’operazione di semplice correttezza civica non metta in alcun modo in difficoltà né l’istituzione scolastica né le famiglie.
Questa amministrazione non ha inteso in alcun modo né penalizzare chi veramente si trova in difficoltà, né tanto meno, come si è voluto forzatamente esclamare, “bullizzare” i bambini, né far differenze di origine, provenienza o religione. Il pagamento della refezione scolastica, le cui tariffe sono ragionate per poter essere sostenute anche dalle famiglie in difficoltà, è un atto dovuto e segno di educazione, civiltà e rispetto per la comunità e per i suoi investimenti nei servizi collettivi.

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