Centri per l'impiego, assunzioni ferme: "Il lavoro deve essere una priorità politica"

Occorre velocizzare i tempi per i Centri, strumento fondamentale per le politiche attive del lavoro.

Centri per l'impiego, assunzioni ferme: "Il lavoro deve essere una priorità politica"
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Patrizia Baffi, Italia Viva: "Centri per l’impiego: assunzioni al palo".

Il comunicato di Baffi

"Il lavoro ed il conseguente potenziamento dei servizi pubblici per l'impiego dovrebbe essere una priorità nell'agenda politica di Regione Lombardia ed i Centri per l'impiego lo strumento per poter svolgere un ruolo di primaria importanza".

Così ha dichiarato il consigliere di Italia Viva membro della IV commissione Attività Produttive in Regione Lombardia  a seguito di un’interrogazione presentata oggi, 05 novembre 2019, in aula e di cui è firmataria, relativa allo stato di avanzamento delle procedure legate all'assunzione del personale presso i CPI lombardi.

Gap dei centri per l'impiego

In Regione Lombardia,  è stato evidenziato un gap per i Centri per l'impiego dimensionato in circa 1100 unità:

"Ma nonostante gli indirizzi nazionali assunti  con la legge di stabilità del 27 Dicembre del 2017, che garantivano nuove assunzioni nelle Regioni per  offrire l'operatività dei centri per l'impiego e  la destinazione di risorse, grazie al Fondo Sociale Europeo e al Fondo per il Reddito di Cittadinanza, per il loro potenziamento, Regione Lombardia nell'incremento del personale in servizio è ancora ferma" ha aggiunto il consigliere regionale di Italia Viva dopo la risposta ricevuta in aula dalla Giunta al quesito in cui si sollecitava un aggiornamento in merito ai tempi delle assunzioni previste. La risposta è stata deludente  poiché  il piano di rafforzamento dei CPI, che prevedeva  le assunzioni  di 514 unità a tempo indeterminato e 206 a tempo determinato,  sarà avviato con un primo contingente  solo nel 2021” ha aggiunto la consigliera, “una carenza che si aggiunge ai già consistenti  ritardi nell'assunzione dei navigator”.

Ritardo del potenziamento delle strutture

"La Lombardia, unica regione  ad aver  deciso di lasciare il personale dei Centri per l'impiego inquadrato nei ruoli delle Province e della Città  Metropolitana di Milano, oggi paga questa scelta con il ritardo nell’attuazione dei processi di potenziamento delle strutture. Occorre assicurare, una rapida accelerazione sulle procedure per dare piena attuazione ai Centri che sono uno strumento fondamentale per le politiche attive del lavoro oggi rese ancor più indispensabili per la piena attuazione del reddito di cittadinanza”, ha concluso Patrizia Baffi.

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