POLITICA

Buoni spesa a Lodi: Tagliaferri (Pd) critica le scelte della Giunta e Ferri (Lega) risponde

L'emissione dei buoni spesa per la città di Lodi ha fatto discutere. 

Buoni spesa a Lodi: Tagliaferri (Pd) critica le scelte della Giunta e Ferri (Lega) risponde
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L'emissione dei buoni spesa per la città di Lodi ha fatto discutere.

La posizione della consigliera Tagliaferri (Pd)

Sul profilo facebook della Consigliera, giorni fa è comparso un commento in merito alla gestione della Giunta Casanova dei buoni spesa emessi dal Governo. La consigliera sostiene:

Sono arrivati a Lodi dallo Stato 240mila euro per l’emergenza alimentare. Per le famiglie, cioè, che in questo momento non riescono a far la spesa. E questa è indubbiamente una buona notizia.
Che però, ne porta con sé un’altra meno buona. C’è nella nostra città una rete consolidata di aiuto nell’approvvigionamento alimentare, il Centro di Raccolta Solidale (gestito da Caritas, Famiglia Nuova, Progetto Insieme, Fondazione BPL, MLFM) che avrebbe potuto gestire questi fondi, sommando alle vecchie situazioni di fragilità di cui già si occupava quelle nuove, nate con l’emergenza covid. Il vantaggio di una rete del genere è che realizza un’economia di scala: grazie alle donazioni di supermercati ecc, per ogni euro che riceve riesce a distribuire pacchi-cibo di un valore di 5 o 6 volte superiore. Invece la Giunta ha deciso molto più semplicemente di comprare dei ticket restaurant, che i cittadini ottengono compilando un’autocertificazione: coi ticket, 1€ vale 1€. Con 150€, faccio 150€ di spesa (in realtà forse sui 180€, perché la società ha offerto un piccolo aumento sul valore dei ticket, ma comunque neanche lontanamente paragonabile ai 700 o 800€ del Centro di Raccolta).
Certo, anche su cifre basse non c’è da sputarci addosso, ma possiamo dire che con un po’ di intelligenza amministrativa si poteva fare molto, ma molto di più?
Io, che sono miope, se non metto gli occhiali la città la vedo così. Ecco, questa Giunta spesso mi sembra fare le scelte di un miope senza occhiali.

LEGGI ANCHE: Lodi, buoni spesa per famiglie in difficoltà: come richiederli e dove si può andare ad acquistare

La risposta della consigliera Ferri (Lega)

Non si è fatta attendere la risposta di Eleonora Ferri, consigliera tra le fila della Lega, che a tono risponde tramite una nota:

Per la distribuzione dei buoni spesa destinati ai più bisognosi, il Comune ha agito per quanto possibile con celerità immediata, basti pensare che: l'ordinanza della Protezione Civile porta la data del 30 Marzo, il Comune ha determinato una variazione compensativa il 1 Aprile per introitare i fondi, il 2 Aprile e' stata eseguita la determina di impegno di spesa con valutazione delle offerte pervenute ed esecuzione ordine, il 3 Aprile la Giunta ha deliberato i criteri di indirizzo per la distribuzione. Questa celerità che era peraltro richiesta dall'Ordinanza non sarebbe stata possibile con il metodo annunciato dalla Consigliera Tagliaferri del PD. E' giusto ricordare inoltre che i buoni pasto erogati hanno valore superiore del 20% rispetto alla cifra erogata dalla Protezione Civile.

Alla consigliera Tagliaferri mi preme ricordare che, nel merito della questione sulla modalità di gestione e' stata compiuta una scelta che desse prevalenza all'immediata risposta, non si mette in discussione il fatto che si poteva optare per erogare i sussidi tramite realtà sociali già attive sul territorio, ma altrettanto non si metta in discussione, per fare baccano politico, la scelta di erogazione tramite buoni pasto, dato che l’opzione adottata a Lodi è stata attuata in moltissimi altri comuni perche' fonda sui principi sopra esposti e in accordo con l'Ordinanza della Protezione civile."

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