Un Teatro alle Vigne... "A pochi passi dal cielo"
Domenica 1 dicembre 2019 alle ore 21.00 un omaggio ai due grandi artisti Rudolf Nureyev e Freddie Mercury.
Domenica 1 dicembre 2019 alle ore 21.00 al Teatro alle Vigne Via Cavour "A pochi passi dal cielo".
A pochi passi dal cielo
L’Opera Musicale “A pochi passi dal cielo” è un omaggio ai due grandi artisti Rudolf Nureyev e Freddie Mercury. La parabola della loro vicenda artistica si riflette a specchio nell’una e nell’altra vita: rapida a sorgere e altrettanto rapida a tramontare. Intrecciare quel filo invisibile di forte impatto emotivo che le lega, è lo scopo dello spettacolo in cui la danza, e la musica sono protagoniste.
“A pochi passi dal cielo, è uno spettacolo che invita il pubblico, come in un vero rituale ad entrare nella loro storia ed a vivere tutte le emozioni che Freddie e Rudy hanno saputo donare con leggerezza e verità”. Così afferma il regista Pietro Pignatelli. Nel 1982 entrambi scoprono di essere affetti da HIV, ed entrambi ne moriranno. Quello stesso anno esce il celebre film “Blade Runner”. Una delle battute che ha consegnato alla storia si presta bene a rappresentare ciascuno di loro: “la luce che arde col doppio di splendore brucia per metà tempo”.
La rappresentazione è centrata sull'elaborazione musicale di due repertori apparentemente lontani (classico e pop), che trovano un punto d'incontro nella danza. Vi aspettiamo al Teatro alle Vigne di Lodi, domenica 1 dicembre 2019 alle ore 21.00 in occasione della Giornata mondiale contro l'Aids. Evento in collaborazione e a favore dell’Associazione Pierre - Lotta all'esclusione sociale.
Note di regia
Pietro Pignatelli ha commentato così:
"L'arte è un invito alla libertà! Un invito scritto, gridato, mimato o anche cantato. E servirsi del teatro danza, per raccontare due grandi artisti che hanno sempre scelto la Libertà come loro bandiera, mi ha armato di un grande entusiasmo e di una grande voglia di osare. Così non mi è stato difficile trovare una chiave di lettura del testo poetico scritto da Angelo Ruta, che sposasse questo concetto. Da una parte il più grande danzatore di tutti i tempi Rudolf Nureyev, dall'altra il più creativo e poliedrico cantante che il mondo abbia conosciuto Freddie Mercury. Impossibile metterli in scena senza cedere alla tentazione di citarne almeno la loro essenza. Così, liberandomi di inutili orpelli, ho proposto una dimensione spazio-temporale minimalista e quasi onirica, dove il racconto si intreccia con il canto e la danza, in un continuum intenso e dinamico, sorprendente e stimolante.
Una ridotta band suona e canta dal vivo i pezzi di Freddie, con arrangiamenti e armonizzazioni vocali originali; un energico e variegato corpo di ballo passa dal classico al contemporaneo, anche attraverso il rock; un narratore proveniente da chissà dove traghetta il pubblico verso una fiaba moderna."
La drammaturgia che fa da cerniera ai quadri coreografici è di Angelo Ruta, mentre la regia e la narrazione è affidata all’attore - performer Pietro Pignatelli. Gli arrangiamenti musicali sono di Alberto Schirò.