EMERGENZA CORONAVIRUS

Trasferito dalla Lombardia all'Abruzzo, 66enne lodigiano muore di Covid-19 all'Aquila

L'uomo, che inizialmente sembrava essersi negativizzato, non ce l'ha fatta.

Trasferito dalla Lombardia all'Abruzzo, 66enne lodigiano muore di Covid-19 all'Aquila
Pubblicato:
Aggiornato:

L'uomo, che inizialmente sembrava essersi negativizzato, non ce l'ha fatta.

Morto 66enne lodigiano

Nella mattinata di oggi, 30 marzo 2020, è morto il primo paziente positivo al Coronavirus trasferito dalla Lombardia in Abruzzo. Si tratta di un lodigiano di 66 anni, arrivato nel capoluogo abruzzese dall'ospedale di Como. L'uomo, seppur in un primo momento sembrava essersi negativizzato al covid, è giunto all'Aquila gravemente compromesso per una forte polmonite che aveva reso precaria la sua situazione di salute.

Non era ancora guarito

Il primario del reparto di Rianimazione dell'Aquila Franco Marinangeli ha spiegato che in realtà, dopo un primo tampone risultato negativo, i due successivi sono risultati positivi: il paziente è quindi stato trasportato nel reparto di terapia intensiva al Covid Hospital, reparto creato all'interno del G8, una piccola struttura ospedaliera situata vicino al San Salvatore. La struttura era stata costruita dopo il terremoto che aveva colpito la città nel 2008 ed è stato riaperto recentemente in tempi record per far fronte all'emergenza coronavirus che ha colpito l'intera nazione.

Purtroppo il 66enne non ha retto la grave polmonite ed è deceduto, lontano da casa. Tanta è la tristezza nel comunicare la notizia da parte degli operatori sanitari che hanno seguito il caso e che hanno sperato fino all'ultimo di riuscire a salvarlo, purtroppo però la sua condizione clinica era troppo compromessa.

(In copertina immagine di repertorio)

TORNA ALLA HOME

Seguici sui nostri canali